Di Ester Corvi
Dopo le lunghe discussioni sul Fiscal Cliff, gli esperti di Citi hanno rivisto il loro scenario sui mercati finanziari per il 2013. A loro parere Wall Street evidenzierà il maggiore potenziale nella prima metà dell'anno. A suo favore gioca il leggero miglioramento della congiuntura, come indica la ripresa dei prezzi degli immobili, anche se altri indicatori economici sono contrastanti, e il confronto favorevole fra il rendimento dei titoli di stato e quello delle azioni. Ecco in sintesi le loro previsioni.
1) Lo S&P a quota 1.615. A fine anno l'indice S&P 500 potrà arrivare a quota 1.615 mentre il target del Dow Jones è 15.300. Il primo semestre di quest'anno sarà positivo per le azioni americane, sebbene il consensus di mercato assegni più potenzialità al secondo. Secondo gli esperti il dibattito recente è stato troppo focalizzato sul fiscal cliff, mentre non è stato dato peso sufficiente al problema più ampio dei disequilibri fiscali, che sono destinati a pesare molto nei prossimi anni.
2) Upside a doppia cifra. La maggior parte delle analisi sono incentrate sulla ricerca di un livello di valutazione da poter considerare "appropriato" per le azioni, ma è dal confronto con i dati storici che si ricavano, secondo gli specialisti dell'investment bank Usa, indicazioni interessanti per valutare l'upside di Wall Street. Da questo punto di vista ritengono che ci siano buone probabilità di rialzo del listino americano, con un margine di crescita a doppia cifra.
3) L'appeal dei dividendi. A fronte dei bassi rendimenti dei titoli di stato, i dividend yield (rendimenti delle cedole) continueranno a essere un aspetto molto importante per attrarre gli investitori a Wall Street. Il rendimento dei Treasury Usa a dieci anni è infatti dell'1,7% contro un rendimento medio 2013 delle blue chip che compongono l'indice S&P 100 del 2,6%. La selezione dei titoli che offrono un dividend yield elevato è quindi centrale nella strategia di investimento.
4) I settori più interessanti. I titoli che hanno un potenziale di rialzo superiore alla media sono concentrati, a parere degli analisti, nei settori dell'information technology e dei servizi per le telecomunicazioni, fra le utility e le compagnie di assicurazione, che sono meglio posizionate delle banche.
5) I titoli da evitare. Ci sono settori che hanno raggiunto livelli di valutazione che lasciano poco spazio a ulteriori rialzi. E' il caso di due comparti tipicamente difensivi, come il farmaceutico e le biotecnologie. Lo stesso discorso vale per la maggior parte delle società che producono beni di largo consumo che, in una strategia di rotazione del portafoglio, gli specialisti di Citi consigliano di sottopesare.
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