Giorgio Napolitano resta al Quirinale

Written By Unknown on Minggu, 21 April 2013 | 15.11


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Il Colle non cambia inquilino. Grazie ai voti di Pd, Pdl, Lega e Scelta Civica, Giorgio Napolitano con 738 voti è stato rieletto Presidente della Repubblica al sesto scrutinio al termine dell'ennesima giornata di fuoco sul fronte politico culminata nel primo pomeriggio con l'accettazione della candidatura da parte del Capo dello Stato. Per la prima volta nella storia della Repubblica, il Capo dello Stato bissa il mandato. "Auspico fortemente che tutti sappiano onorare i loro doveri concorrendo nel rafforzamento delle istituzioni repubblicane", ha detto Napolitano dopo aver ricevuto la notifica ufficiale della avvenuta rielezione dai presidenti delle due camere. "Tutti", ha continuato, "guardino come ho fatto io alla situazione difficile del Paese, ai suoi problemi, alla sua immagine e al suo ruolo nel mondo. Lunedì avrò modo di dire i termini entro i quali ho accolto in assoluta limpidezza l'appello rivoltomi".

''Oggi e' una giornata importante per la nostra Repubblica. Ringrazio Napolitano per lo spirito di servizio e per la generosità personale e politica con cui ha accettato di proseguire il suo impegno e la sua opera in un contesto tanto difficile e incerto. La situazione che viviamo richiede esperienza, saggezza, equilibrio, cultura politica e istituzionale: tutte qualità per cui Giorgio Napolitano è un riferimento per tutti noi'', ha commentato Silvio Berlusconi.

''Un risultato davvero eccellente che parla da sé'', ha invce detto il segretario dimissionario del Pd, Pier Luigi Bersani. ''Dobbiamo innanzitutto ringraziare il presidente Napolitano ma dobbiamo altresì riconoscere che l'elezione del Presidente della Repubblica non può oscurare il problema politico emerso in questi giorni e le difficoltà che si sono incontrate. L'elezione di Napolitano ci mette tutti di fronte alle nostre responsabilità, alle quali dovremo rispondere sia con la forza delle nostre convinzioni, sia con la consapevolezza piena dell'urgenza dei problemi''

Violentissima la reazione di Beppe Grillo e Nichi Vendola, che hanno sostenuto Rodotà. Il leader del Movimento 5 Stelle ha parlato di "golpe" e si appresta a raggiungere a Roma i suoi sostenitori, chiamati a raccolta in Piazza Montecitorio. . "Quattro persone: Napolitano, Bersani, Berlusconi e Monti - scrive il leader del M5S - si sono incontrate in un salotto e hanno deciso di mantenere Napolitano al Quirinale, di nominare Amato presidente del Consiglio, di applicare come programma di Governo il documento dei dieci saggi di area Pdl/Pd che tra i suoi punti ha la mordacchia alla magistratura e il mantenimento del finanziamento pubblico ai partiti. Nel dopoguerra, anche nei momenti piu' oscuri della Repubblica - incalza Grillo - non c'e' mai stata una contrapposizione cosi' netta, cosi' spudorata tra Palazzo e cittadini. Rodota' e' la speranza di una nuova Italia, ma e' sopra le parti, incorruttibile. Quindi pericoloso. Quindi non votabile. Il MoVimento 5 Stelle ha aperto gli occhi ormai anche ai ciechi sull'inciucio ventennale dei partiti. Il M5S da solo non puo' pero' cambiare il Paese".

Vendola ha invece dato appuntamento all'8 maggio per aprire il cantiere per la formazione della nuova sinistra. "Noi", ha dichiarato il presidente di Sel, "da ora siamo impegnati a ricostruire una nuova sinistra di governo. Se c'è chi pensa che la reazione al governissimo debba fatalmente farci scivolare nel passato, si sbaglia di grosso. Non risponderemo resuscitando la Sinistra arcobaleno, non ci metteremo nell'angolo del minoritarismo o del radicalismo testimoniale. Ci sentiamo impegnati a ricostruire una sinistra di governo. L'8 maggio a Roma", ha concluso il presidente di Sel, "convocheremo la prima assemblea di popolo per aprire questo nuovo cantiere. Quelli chevoglio seguirci, dopo lo schianto del Pd nel voto di ieri, sono i benvenuti. Io non ho lavorato e non lavoro alla scissione del Pd, a quella ci pensa qualcun altro".


5 Commenti

Inviato il: 21/04/2013 05.01    *NEW*
Da: delaware

x tppgnn, della casta difensore strenuo e giapponese
Sì, fascismo e comunismo sono due filoni fondamentalmente simili. Idolatrano ideologie e statalismo, finendo per rendere schiavi i cittadini.
Ma anche PD e PDL sono la stessa medesima zuppa. Sono caste politiche che vivono di spesa pubblica e di clientele. Usano ridicole posizioni di "destra" e di "sinistra" per differenziarsi ma poi nella sostanza governano nello stesso modo. La contraddizione più evidente è quella del PDL che si proclama un partito liberale e contro le tasse, comportandosi poi come il peggior partito statalista e illiberale, producendo tasse su tasse, anche sul risparmio dei cittadini. E questo prossimo governo "politico" (di destra e sinistra, ridicolmente e significativamente) sarà invariabilmente l'ennesima occasione in cui si vedrà il peggio del peggio di questi parassiti politici.
Con tutta questo pattume (fascisti, comunisti, caste parassitarie) Grillo ha ben poco a che fare: Grillo è un semplice cittadino imbufalito.
Il conflitto vero non è fra rosso e nero, fra sinistra e destra. Queste sono solo finzioni per dividere i cittadini e permettere a una casta schifosa di alternarsi senza che nulla mai cambi.
L'unica vera contrapposizione è quella dei cittadini contro i ladri trasversali della politica: PD, PDL, Lega indifferentemente.
Grillo agisce affinchè le persone si risveglino e si riapproprino delle proprie libertà.
Grillo è l'antifascista e l'anticomunista per antonomasia.
Invece quello in cui vivono i cittadini italiani è veramente uno dei più schifosi regimi liberticidi e ipocriti.
Grillo è francamente anche troppo gandhiano per i miei gusti: troppo pacifista e liberale.
A me sì invece piacerebbe vedere gente come Alemanno squartata e travolta dalla furia omicida della folla.
Questa gente merita il linciaggio.

Inviato il: 21/04/2013 01.38    *NEW*
Da: tppgnn

Inviato il: 20/04/2013 22.49   
Da: delaware

Inviato il: 20/04/2013 19.04   
Da: Doppia cifra

Inviato il: 20/04/2013 18.40   
Da: delaware


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