Di Francesca Gerosa
Le borse europee iniziano bene la settimana anche se il Pmi manifatturiero ufficiale cinese è sceso a giugno a 50,1 dal precedente 50,8, rafforzando i timori su un raffreddamento della crescita nel secondo trimestre. Lo stesso indice, elaborato però da Hsbc, è scivolato al minimo dei nove mesi, a 48,2, dalla lettura di maggio di 49,2. Si tratta del secondo mese consecutivo di contrazione, cioè al di sotto della soglia critica dei 50.
Oggi è una giornata particolarmente ricca di dati macro dalla zona euro e dagli Usa, che gli investitori utilizzeranno per posizionarsi in vista del meeting Bce in agenda giovedì e per calibrare le aspettative di una riduzione del programma di stimolo della Fed.
Eurostat pubblicherà l'inflazione di giugno, di cui è prevista una lieve accelerazione all'1,5% dall'1,4% di maggio, mentre Markit renderà noti gli esiti delle indagini congiunturali sull'attività del settore manifatturiero di zona euro e Usa. Per quanto riguarda l'Europa, le attese sono per una conferma della stima flash a 48,7, sotto la soglia dei 50 punti che separa la crescita dalla contrazione. In una settimana priva di aste lo spread tra Btp e Bund decennali riparte da 282 punti base (tasso del 4,55%).
A Piazza Affari il Ftse Mib sale dello 0,91% a 15.377 punti. Telecom Italia si apprezza dell'1,97% a 0,54 euro. Secondo il Financial Times il fondo governativo del Qatar sarebbe interessato a una partecipazione nella nuova società che nascerà dallo scorporo della rete del gruppo tlc e quindi potrebbe affiancare la Cassa depositi e prestiti che dovrebbe acquistare una quota del 30% della newco.
Il ministro dello Sviluppo economico, Flavio Zanonato, ha rafforzato in un'intervista la convinzione che la Cdp possa sostenere le reti strategiche nazionali, compresa quella di TI. Separatamente, secondo altre indiscrezioni di stampa, il prossimo cda di Telecom Italia, previsto per il 5 luglio, dovrebbe solo prendere atto della situazione di stallo per un accordo con Hutchison Whampoa sulla fusione con 3 Italia, in attesa di ulteriori sviluppi sulla spin-off della rete. In passato anche Wind e 3 Italia avevano già esplorato una possibile fusione, senza successo, anche a causa di problemi di governance.
Notizia neutrale/positiva, a detta degli analisti di Intermonte (speculative buy confermato sul titolo TI). "Lo stallo tra Telecom e H3G è noto, anche alla luce delle ipotesi di separazione della rete". Un'aggregazione tra Wind e 3 porterebbe benefici maggiori in tema di consolidamento del mercato rispetto alla ipotesi Tim-3 Italia, aggregando i due operatori minori sul mercato; vi sarebbero inoltre minori ostacoli regolatori e politici.
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