Di Valentina Sorrenti
Avvio di seduta senza particolari spunti in Europa. Il Ftse Mib nelle prime battute scambia al ribasso con un -0,16% a 16.880 punti e mentre le altre borse del Vecchio Continente hanno aperto contrastate: Cac 40 invariato a 3.985 punti, Dax 30 in rialzo dello 0,1% e il Ftse 100 dello 0,18%, Ibex 35 in calo dello 0,18%.
In seguito al no del parlamento inglese ad un attacco alla Siria il mercato torna a focalizzarsi sulle politiche monetaria della Fed con il tapering sempre più vicino. Al termine di sette ore di dibattito alla Camera dei Comuni, la mozione presentata dal governo britannico, in cui si chiedeva ai parlamentari di sostenere in via di principio un'azione militare, è stata respinta con una maggioranza di 13 voti, 285 contro 272.
Prosegue dunque all'insegna dell'incertezza la situazione siriana che comunque tiene in allerta gli operatori. Gli Usa hanno precisato che ogni decisione su un eventuale sarà presa solo nell'interesse americano. Secondo quanto riferito da un portavoce del Consiglio di sicurezza nazionale "Obama crede che ci siano in gioco interessi fondamentali per gli Stati Uniti e, inoltre, i Paesi che violano le leggi internazionali sulle armi devono renderne conto".
A livello macro, stamattina sarà pubblicato il dato preliminare sulla disoccupazione del mese di luglio e dell'inflazione in Italia. Per quanto riguarda la zona euro, arriverà l'inflazione del mese di agosto e l'indice di fiducia dei consumatori. Dagli Usa, le spese personali per consumi, l'indice Napm di Chicago e l'indice di fiducia dei consumatori dell'Università del Michigan.
A Piazza Affari Salvatore Ferragamo ha inaugurato la seduta con un rialzo dell'1,14% a 25,36 euro in scia all'incremento del target price da 23,3 euro a 26,1 euro deciso da Nomura dopo la pubblicazione dei conti (neutral confermato). Ottima partenza per Telecom italia (+3,14% a 0,499 euro) sulla scia del fermento dell'intero comparto tlc.
In calo Eni (-0,96% a 17,48 euro) dopo la jv in Venezuela con Pdvsa. Il differenziale Btp/Bund è in lieve rialzo 254 punti base con un rendimento del decennale italiano al 4,39%. Contrastato il comparto dei bancari dopo i guadagni di ieri: Banco Popolare -0,72%, Mps -0,04%, Bper -1,17%, Bpm +0,29%, Intesa Sanpaolo -0,07%, Mediobanca -0,59%, Ubi Banca -0,65% e Unicredit -0,23%.
Ancora sulla parità Camfin a quota 0,7985 euro: dopo aver dimezzato l'utile al 30 settembre si aspetta comunque prospettive positive per il 2013 grazie soprattutto ai conti di Pirelli (+0,11%). Da segnalare anche Unipol (+0,21% a 2,806 euro) in virtù delle indicazioni di MF sull'avvio del riassetto immobiliare. Banca Carige sale dello 0,61% in attesa del cda di lunedì sull'ispezione di Bankitalia mentre Credem perde l'1,1% nonostante gli utili in crescita nel semestre, +7,1% annuo a 71 milioni.
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