Al termine della lunga tenzone tra i vari partiti che in settimana ha portato infine al taglio dell'Imu sulla prima casa, solo poche cose appaiono per il momento certe. Primo: meglio avere una prima casa grande e bella, magari in centro (evitando la categoria di lusso in cui comunque pochissime abitazioni rientrano), che due più modeste anche di valore complessivo uguale o inferiore. Con quello che si risparmia tra tasse e acquisto, le vacanze si possono fare alle Maldive.
«La casetta al mare o ai monti è quella che esce davvero sconfitta dalla diatriba Imu», spiega Gualtiero Tamburini, presidente di Federimmobiliare, «perché rispetto al passato non solo pagherà di più, ma soprattutto resta il bersaglio più facile di eventuali nuove imposte o bilanciamenti, come fare pagare di meno sulla prima casa e di più sulla seconda».
La seconda certezza è che la casa vacanze non è più una bella idea di investimento (non che in realtà lo sia mai stata in termini rigorosamente finanziari, ma prima rimaneva se non altro un lusso alla portata di molti). Non a caso proprio il mattone delle località turistiche è quello oggi più sofferente. E sempre non a caso, mentre arretra il numero delle compravendite delle case per le vacanze, avanza quello degli acquisti all'estero.
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