Di Francesca Gerosa
Piazza Affari e le atre borse europee risentono del forte calo di Toyo e aprono la seduta in rosso. Il Ftse Mib perde lo 0,24% a 16.643 punti con il mercato dei titoli di Stato che continua a non scomporsi davanti alle tensioni politiche. Lo spread Btp/Bund riparte da 259 punti base (ieri 254) in attesa che stasera alle 20 la Giunta per le elezioni e le immunità del Senato inizi a discutere sulla possibile decadenza da senatore di Silvio Berlusconi dopo la sentenza della Cassazione.
Oggi il Tesoro annuncia i quantitativi dei Bot in asta il 12 agosto. Lo scorso 23 luglio è stata comunicata la cancellazione delle aste a medio-lungo termine di metà agosto. La Germania è invece impegnata nel collocamento di 4 miliardi di euro di titoli a 5 anni.
Sul listino milanese, in attesa dei conti di Mps (-0,59% a 0,2033 euro), FonSai (-1,53% a 1,60 euro), Tod's (-0,31% a 128,40 euro), tengono banco quelli di Erg (-0,26% a 7,71 euro) che ha chiuso il primo semestre 2013 con un utile netto pari a 25 milioni di euro a fronte di una perdita di 9 milioni nei primi sei mesi del 2012. Per quanto riguarda il secondo trimestre la società ha registrato una perdita di 2 milioni, ma gli analisti avevano previsto un utile, rispetto ai -10 milioni del secondo trimestre 2012.
Il margine operativo lordo semestrale è salito a 293 milioni (+43%) e quello del secondo trimestre a 120 milioni (+29%), deludendo le attese degli analisti. Anche il risultato operativo netto semestrale è cresciuto a 150 milioni (+83%) e quello del secondo trimestre a 47 milioni (+47%). L'indebitamento finanziario netto è aumentato, ma meno del previsto, a 1,233 miliardi rispetto ai 721 milioni del 31 dicembre 2012, principalmente a seguito dell'acquisizione di Erg Wind e del pagamento dei dividendi. Era atteso a 1,748 miliardi.
Alla luce di questi risultati, Erg prevede per l'intero esercizio un'ulteriore forte crescita dei risultati rispetto a quelli già ottimi del 2012. "Per il 2013 manteniamo le nostre stime di un mol superiore a 500 milioni di euro e prevediamo un indebitamento adjusted inferiore a 1,3 miliardi di euro, nell'ipotesi di cessione dell'ultimo 20% di Isab entro la fine dell'anno", ha sottolineato l'ad di Erg, Luca Bettonte.
Per quanto riguarda la raffinazione, la società prevede però che i margini di raffinazione rimarranno sotto pressione e al di sotto della media 2012, principalmente a seguito del prevedibile indebolimento della benzina nella seconda parte dell'anno e dell'abbondanza di distillati.
Il 2013 rappresenta un anno particolarmente importante per Erg Renew che, per effetto dell'acquisizione di Ip Maestrale (ora Erg Wind), è diventata il primo operatore del settore eolico in Italia. Nel corso dell'anno, il gruppo procederà con la realizzazione del nuovo parco eolico di Palazzo San Gervasio della potenza autorizzata di 34 MW, per il quale la società si è aggiudicata il diritto agli incentivi in seguito alla partecipazione alle aste previste dalla nuova normativa e il cui avvio è previsto nel 2014.
All'estero, attraverso Lukerg Renew, verrà realizzato un parco eolico di circa 80 MW in Romania, il cui completamento e avvio è previsto nel primo semestre 2014. Già a giugno la società ha raggiunto un accordo per l'acquisizione, attraverso Lukerg Renew, di due parchi eolici in Romania e Bulgaria per una potenza installata complessiva di 84 MW (42 MW quota Erg), che contribuiranno ai risultati del gruppo a partire dal secondo semestre.
"Erg ha chiuso il trimestre com un ebitda a 120 milioni sotto le nostre stime di 125 milioni e sotto a quelle del consenso pari a 130 milioni", affermano gli analisti di intermonte. "La perdita netta rettificata a 2 milioni è peggiore delle nostre attese di un utile a 6 milioni di euro. Mentre i risultati sono sostanzialmente in linea con le nostre attese a livello operativo. Confermiamo il giudizio outperform sull'azione".
Anche per gli analisti di Erg i risultati del secondo trimestre sono sopra le attese a livello operativo, sostenuti dalla power generation (85 milioni grazie all'ottima produzione di Isab Energy e di prezzi zonali favorevoli in Sicilia per Erg Power) e rinnovabili (58 milioni, anche qui grazie a migliore produzione). Più debole invece R&M a causa della debolezza dei margini di raffinazione e dellacontrazione dei volumi della rete di marketing (-8%). "Una forte sorpresa positiva è stato il debito che ha beneficiato di un andamento temporaneo del circolante", aggiungono gli analisti di Equita, mantenendo il rating buy e il target price a 9,9 euro su Erg.
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