Goldman Sachs individua 4 scenari per Telecom, ma solo la cessione di Tim Brasil crea valore

Written By Unknown on Selasa, 01 Oktober 2013 | 15.11

Telecom Italia è una fonte di opportunità. Lo credono gli analisti di Goldman Sachs che oggi sono tornati a ricoprire l'azione con un rating buy e un target price a 0,76 euro per l'azione ordinaria e a 0,65 euro per l'azione di risparmio. "Crediamo che le modifiche proposte per controllare la struttura dei soci del gruppo possano fornire l'occasione per un deleverage del suo bilancio, che potrebbe portare a un significativo cambiamento positivo della strategia della società", si legge nella nota di Goldman Sachs.

Dopo che Telefonica ha deciso di aumentare la sua partecipazione in TI attraverso l'acquisto delle quote in mano agli altri azionisti di Telco, per gli esperti aumenta la probabilità di una cessione di Tim Brasil per almeno 7 miliardi di euro (5,7 volte l'ebitda 2014). Questa vendita o in alternativa un aumento di capitale da almeno 4 miliardi di euro fornirebbe a Telecom Italia la capacità di investire abbastanza per migliorare e trasformare sostanzialmente il suo business domestico.

Gli analisti della banca d'affari Usa ritengono infatti che per i prossimi quattro anni TI abbia bisogno di investimenti aggiuntivi per un minimo di 2 miliardi di euro. Naturalmente, se il gruppo non sarà in grado di ridurre il suo debito (a 28,8 miliardi di euro a fine giugno 2013), il rating sul credito di TI potrebbe essere declassato ad high yield a causa del picco della scadenza del debito nel 2014.

Gli esperti di GS notano anche che il margine di liquidità disponibile della società ammontava a giugno a 12,8 miliardi di euro (6,1 miliardi in contanti, di cui 1 miliardo in America latina, e 6,7 miliardi di altre linee di credito) e Telecom Italia potrebbe restare fuori dal mercato per circa tre anni.

Tuttavia, utilizzare questa liquidità sarebbe insostenibile e non permetterebbe a TI di investire per stabilizzare il suo business domestico. Per cui un aumento di capitale potrebbe essere l'unica opzione praticabile per Telecom Italia nel breve termine. Comunque gli analisti della banca d'affari hanno individuato quattro possibili scenari per Telecom Italia:

Scenario 1-Status quo (10% di probabilità, valutazione di TI di 0,51 euro per l'azione ordinaria): se TI non fa nulla per affrontare la sua modesta posizione strutturale, ovvero ridurre il debito e stabilizzare l'ebitda domestico, è molto probabile che il suo rating venga declassato ad high yield e che il gruppo rischi di non essere in grado di rifinanziare il proprio debito.

Scenario 2

-2 miliardi di euro di aumento di capitale per evitare il downgrade del credito (30% di probabilità,
valutazione di TI di 0,54 euro):
gli analisti calcolano che TI abbia bisogno di raccogliere almeno 2 miliardi di euro per evitare un downgrade dle credito, ma questo non fornirebbe i fondi sufficienti per poter investire nel suo business domestico. Pertanto le previsioni operative per TI sarebbero le stesse dello scenario 1, anche se con un minor indebitamento e un minor costo degli interessi. La società rischierebbe ancora un potenziale downgrade del rating ad high yield nel medio termine.

Evitando il downgrade del credito TI avrebbe del tempo per esplorare lo spin-off della sua rete fissa (in precedenza il management aveva affermato che questa era l'opzione preferita) ma non è chiaro il potenziale impatto sulla valutazione di TI. Alternativamente l'ulteriore tempo potrebbe essere utilizzato per esplorare la cessione di Tim Brasil, un'opzione che per gli analisti fornisce un significativo potenziale di rialzo (scenario 4).

Scenario 3 –più di 4 miliardi di euro di aumento di capitale e investimenti (10 % di probabilità, valutazione di TI di 0,87 euro): TI avrebbe bisogno di raccogliere almeno 4 miliardi di euro per evitare un downgrade del credito e anche per avere fondi sufficienti per investire nel suo business domestico. In questo scenario gli analisti assumono che contemporaneamente Vodafone aumenti i suoi investimenti in Italia e che il mercato della telefonia mobile consolidi entro il 2017, il che aiuterebbe a stabilizzare l'ebitda domestico di TI.

Scenario 4 -Vendita di Tim Brasil e investimenti (50% di probabilità, valutazione di TI di 0,92 euro). L'analista di Goldman Sachs sulle telecomunicazioni in America latina, Vera Rossi, sconta una componente (15%) di M&A nella sua valutazione di Tim Brasil a 5,7 volte l'enterprise value/ebitda (rappresenta il picco storico dei multipli del gruppo degli ultimi cinque anni), che incorpora il potenziale delle sinergie in un'ottica di consolidamento del mercato.

Applicando questo multiplo all'ebitda 2014 di Tim Brasil si arriva a un valore di 7 miliardi di euro per il 66,7% in mano a Telecom Italia. Applicando un premio del 20% al multiplo storico (6,8 volte l'ebitda 2014) si stima, invece, un ricavato per TI di circa 8,3 miliardi di euro.
 


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