Di Ester Corvi
La decisione della Fed di rinviare il tapering ha causato una sottoperformance del dollaro, che dovrebbe però recuperare quota anche se in maniera più moderata di quanto atteso in precedenza. Gli specialisti di JP Morgan Private Bank sono rialzisti sui cross dollaro/yen e dollaro/franco svizzero, ma hanno tagliato le previsioni a un anno rispettivamente a 103 e 0,96. Ecco le loro stime per il 2014 su dieci valute.
1) Yen. La decisione della Bank of Japan di raddoppiare la base monetaria entro due anni farà si che la politica monetaria nipponica sarà più espansiva di quella statunitense per un po' di tempo, mentre proseguono i deflussi di capitali. Nel lungo termine il rischio è che il fondo pensione del governo (che gestisce circa 120.000 miliardi di yen) possa modificare l'allocazione degli asset, spostandola verso una maggiore quota di asset esteri, con conseguenze che peserebbero ulteriormente sulla valuta.
2) Franco svizzero. Gli analisti si aspettano che nel 2014 la ripresa europea guadagni velocità e quindi che la necessità del mercato di trovare investimenti sicuri, che aveva portato a forti afflussi verso la moneta elvetica fra il 2010 e il 2012, si riduca notevolmente.
3) Euro/dollaro Usa. Da un lato il miglioramento del sentiment europeo (elemento positivo per l'euro) e dall'altro l'aumento dei rendimenti americani (aspetto positivo per il dollaro). Sono due fattori che continueranno a pesare sul cambio nei prossimi 12 mesi. Con l'accelerazione della crescita economica il sentiment degli investitori dovrebbe migliorare, incoraggiando così i flussi di capitali in entrata e dando sostegno all'euro. Di recente è emerso un terzo fattore che costituisce un driver importante per il cross euro/dollaro, ovvero i tassi di interesse a breve termine. Ma fino a quando la Bce non interverrà per limitare i tassi sui mercati dell'Eurozona il cambio oscillerà nella parte alta del range 1,37-1,30.
4) Sterlina/dollaro Usa I dati economici Uk sono migliorati e la posizione della Fed è lievemente più "da colomba". Tenendo conto di questi due aspetti gli analisti sono meno ribassisti sul cambio e hanno rivisto la stima a un anno a quota 1,54. Il rinvio del tapering negli usa ridurrà ulteriormente la pressione sul cross.
5) Lira turca. Il calo della valuta e il miglioramento delle prospettive europee sono un elemento positivo per il Paese. Tuttavia, con un miglioramento solo modesto, il livello assoluto del deficit resta preoccupante. Quando il tapering della Fed inizierà e gli afflussi di capitale si ridurranno, le autorità turche saranno più inclini a lasciare che la lira si indebolisca, invece di alzare i tassi di interesse.
6) Rand sudafricano. Il rand sudafricano si è svalutato rispetto al biglietto verde del 15% nel 2013. Questo forte calo, insieme al modesto tasso di inflazione, segnala che il rand è molto basso rispetto ai valori storici in termini reali. Ma sarà necessario un ulteriore deprezzamento valutario per facilitare un progresso significativo delle dinamiche della bilancia dei pagamenti del Sud Africa.
7) Real brasiliano. Il programma di intervento della banca centrale e gli aumenti dei tassi di interesse hanno contribuito a stabilizzare il real brasiliano. Nel lungo termine la minore inflazione dei prodotti alimentari e la limitata crescita dei salari, che tengono sotto controllo il tasso di inflazione, faranno si che un real moderatamente più debole non costituisca un problema.
8) Won sudcoreano. Nonostante i timori che uno yen più debole possa minare la competitività delle esportazioni sudcoreane, la performance dell'export quest'anno è stata rimarchevole. Lo won è strutturalmente resistente. I rari surplus di parte corrente della Corea del Sud e la percentuale relativamente bassa di quote possedute da stranieri sul mercato obbligazionario locale sono le principali ragioni per le quali non è stato interessato dai flussi di disinvestimenti della scorsa estate. Questo sostegno dovrebbe continuare. La stima a un anno è 1.050.
9) Peso messicano. Il rinvio del tapering sarà positivo per l'economia messicana, dando tempo all'iniziale slancio del settore manifatturiero di guadagnare velocità. Il consiglio è di mantenere posizione long e sfruttare le debolezze per aumentare l'esposizione. Gli esperti sono rialzisti sul peso messicano nel medio termine e prevedono a un anno il cross dollaro/peso a quota 12,45.
10) Zloty polacco. Dopo una serie di tagli dei tassi di interesse, gli ultimi dati suggeriscono che l'economia polacca è finalmente tornata a crescere. Grazie a queste buone notizie la valuta dovrebbe registrare una performance leggermente migliore delle monete dell'area Eemea (Eastern Europe, Middle East and Africa) e dell'euro. Gli analisti sono invece meno ottimisti sul cross dollaro/zloty, perché si aspettano che il calo del cambio euro/zloty sia in qualche modo controbilanciato da una flessione simile del cross euro/dollaro.
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