Morgan Stanley, dieci hotel ai raggi x

Written By Unknown on Jumat, 15 November 2013 | 15.11

Di Ester Corvi

Il 59% delle aziende che hanno risposto al sondaggio di Morgan Stanley si aspettano di incrementare i budget per viaggi d'affari nel 2014, mentre solo il 21% pensa di ridurli. Un indicatore interessante della ripresa del settore degli hotel, che nei prossimi mesi beneficerà anche del miglioramento della congiuntura. Ecco, secondo gli esperti della banca d'affari Usa, i titoli da privilegiare e quelli da evitare, con i relativi prezzi obiettivo.

1)Accor L'aumento della redditività conseguente agli interventi di ristrutturazione, la solidità dello stato patrimoniale e l'abbondante liquidità: sono tre punti di forza della catena alberghiera francese, che capitalizza 7,5 miliardi di euro, e che nello scenario migliore ha un potenziale di rialzo del 24% rispetto al target price di 41 euro (rating overweight, cioè sovrappesare). Il titolo tratta 19,2 volte gli utili stimati nel 2014 e 17,2 quelli del 2015, a fronte di un rapporto ev/ebitda (valore d'impresa/reddito operativo lordo) che scende da 9,3 nel 2013 a 8,6 nel 2014. Il tasso di crescita (cagr) dell'utile per azione (eps) dal 2012 al 2015 è 7,7%. Il rendimento della cedola dell'esercizio 2013 è 2,6%.

2)Intercontinental Hotels Al titolo quotato a Londra, dove capitalizza 4,9 miliardi di sterline, gli analisti hanno assegnato il target price di 22 sterline (+20%), grazie alla crescita strutturale e alla capacità di generare un'elevata liquidità, con rating overweight (sovrappesare). Il titolo viene scambiato 17,5 volte gli utili stimati nel 2014 e 15,9 quelli del 2015, a fronte di un rapporto ev/ebitda (valore d'impresa/reddito operativo lordo) che passa da 11,7 nel 2013 a 11 nel 2014. Il tasso di crescita (cagr) dell'utile per azione (eps) dal 2012 al 2015 è 9,9%. Il dividend yield dell'esercizio 2013 è molto attraente (7,4%).

3)M&C Prezzo obiettivo di 620p, che implica uno spazio di rialzo del 3,8% dalle quotazioni attuali, con rating equalweight (peso in linea con il mercato). Il titolo, che capitalizza 1,9 miliardi di sterline, tratta 18,3 volte gli utili stimati nel 2014 e 15,2 quelli del 2015, a fronte di un rapporto ev/ebitda (valore d'impresa/reddito operativo lordo) che scende da 10,8 nel 2013 a 9,8 nel 2014. Il tasso di crescita (cagr) dell'utile per azione (eps) dal 2012 al 2015 è 2,8%. Il rendimento della cedola dell'esercizio 2013 è 2,6%.

4)Whitbread Il gruppo guidato da Andrew Harrison merita un prezzo obiettivo di 3400p. che è in linea con le quotazioni recenti. Il titolo, che capitalizza 6,2 miliardi di sterline, viene scambiato 18,8 volte gli utili stimati nel 2014 e 16,7 volte quelli del 2015, a fronte di un rapporto ev/ebitda (valore d'impresa/reddito operativo lordo) di 12,2 nel 2013 e 11 nel 2014. Il tasso di crescita (cagr) dell'utile per azione (eps) dal 2012 al 2015 è 11,7%. Il dividend yield dell'esercizio 2013 è molto basso (1,9%).

5)Melia Alla società spagnola, che capitalizza 1,45 miliardi di euro, è stato assegnato un target price di 9,80 euro, che implica un potenziale dalle quotazioni recenti intorno a 8,2. Il titolo ha multipli molto elevati (38 volte gli utili stimati nel 2014 e 31,5 quelli del 2015, a fronte di un rapporto ev/ebitda che scende da 12,6 nel 2013 a 11,8 nel 2014). Il tasso di crescita (cagr) dell'utile per azione (eps) dal 2012 al 2015 è 5%. Il rendimento della cedola dell'esercizio 2013 è trascurabile (0,5%).

6)Starwood Il gruppo Usa, che capitalizza 14,6 miliardi di dollari, è ben posizionato per trarre beneficio dai trend di mercato e merita un prezzo obiettivo di 80 dollari (+7% dalle quotazioni attuali). Il titolo (rating overweight, cioè sovrappesare) viene scambiato 23,9 volte gli utili stimati nel 2014 e 20,2 quelli del 2015, a fronte di un rapporto ev/ebitda (valore d'impresa/reddito operativo lordo) che passa da 13,1 nel 2013 a 11,9 nel 2014. Il tasso di crescita (cagr) dell'utile per azione (eps) dal 2012 al 2015 è 11,5%. Il dividend yield dell'esercizio 2013 è basso (1,9%).

7)Marriott Al titolo quotato a Wall Street, dove capitalizza 14,6 miliardi di dollari, è stato assegnato un target price di 45 dollari, che è inferiore alle quotazioni recenti. Il titolo (rating equalweight, cioè in linea con il mercato) tratta 18,6 volte gli utili stimati nel 2014 e 15,1 quelli del 2015, a fronte di un rapporto ev/ebitda (valore d'impresa/reddito operativo lordo) che scende da 14,8 nel 2013 a 12,3 nel 2014. Il tasso di crescita (cagr) dell'utile per azione (eps) dal 2012 al 2015 è 20,9%. Il rendimento della cedola dell'esercizio 2013 è solo dell'1,4%.

8)Hyatt La catena di hotel di lusso, che capitalizza 7,7 miliardi di dollari, merita un prezzo obiettivo di 50 dollari, che lascia poco spazio di rialzo. Il titolo (rating equalweight, cioè in linea con i mercato) viene scambiato 36 volte gli utili stimati nel 2014 e 26,8 quelli del 2015, a fronte di un rapporto ev/ebitda (valore d'impresa/reddito operativo lordo) che passa da 16 nel 2013 a 10,6 nel 2014. Il tasso di crescita (cagr) dell'utile per azione (eps) dal 2012 al 2015 è molto elevato (39,9%). Il dividend yield è nullo.

9)Choise hotels Rating negativo (underweight, cioè sottopesare) per il gruppo Usa, poiché il target di 39 dollari è inferiore alle quotazioni recenti. Il titolo, che capitalizza 2,6 miliardi di dollari, tratta 21,8 volte gli utili stimati nel 2014 e 20,5 quelli del 2015, a fronte di un rapporto ev/ebitda (valore d'impresa/reddito operativo lordo) di 16,1 nel 2013 e 14,3 nel 2014. Il tasso di crescita (cagr) dell'utile per azione (eps) dal 2012 al 2015 è solo dell'1,3%. Il rendimento della cedola nell'esercizio 2013 è molto contenuto (1,2%).

10) China Lodging group Il gruppo asiatico, che capitalizza 1,4 miliardi di dollari, merita un prezzo obiettivo di 26 dollari, contro una quotazione recente di 22,45, con rating overweight (sovrappesare). Il titolo viene scambiato 27,2 volte gli utili stimati nel 2014 e 20,3 quelli del 2015, a fronte di un rapporto ev/ebitda (valore d'impresa/reddito operativo lordo) che scende da 10,5 nel 2013 a 8,6 nel 2014. Il tasso di crescita (cagr) dell'utile per azione (eps) dal 2012 al 2015 è molto elevato (33,4%). Il dividend yield dell'esercizio 2013 è nullo.



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