La Turchia ridà fiato ai mercati, acquisti su Telecom

Written By Unknown on Rabu, 29 Januari 2014 | 15.12

Borse europee in rialzo in scia a quelle asiatiche dopo la mossa della Banca centrale turca che ha deciso un'ampia stretta monetaria, nel tentativo di frenare il brusco calo della lira turca, nell'ambito dei timori legati alla tenuta di alcune economie emergenti, che hanno scosso recentemente i mercati finanziari.

L'Istituto centrale ha alzato l'overnight lending rate al 12% dal 7,75%, ben oltre le attese degli economisti, che prevedevano un rialzo al 10%. Stretta superiore alle attese anche sui tasso repo a una settimana, elevato al 10% dal 4,5%, e sull'overnight borrowing, portato all'8% dal 3,5%.

Ora si attende l'esito del meeting di politica monetaria della Federal Reserve, in arrivo in serata, che dovrebbe varare una nuova riduzione da 10 miliardi del programma di stimolo monetario, dopo quella di analoga entità che a dicembre ha dato il via al tapering.

Lo spread tra Btp decennali e omologhi tedeschi apre in calo a 212 punti dopo aver chiuso ieri la seduta a 218 punti. Il rendimento è al 3,81%. Il differenziale Bonos/Bund scende sotto quota 200 attestandosi a 197 punti per un tasso del 3,66%. Dopo i buoni collocamenti di ieri, l'Italia torna sul primario con l'asta da 8 miliardi di Bot a sei mesi a fronte di scadenze pari a 9,8 miliardi. In mattinata si attiverà sul primario anche la Germania, che mette a disposizione 5 miliardi di Bund sulla scadenza decennale.

A Piazza Affari il Ftse Mib sale dello 0,85% a 19.613 punti, spinto in particolare dalle banche: Unicredit (+1,33% a 5,72 euro), Mediobanca (+1,14% a 6,66 euro) e Intesa Sanpaolo (+1,32% a 1,99 euro), ma anche le popolari che recuperano terreno, il Banco Popolare (+1,29% a 1,256 euro) in primis. Positiva anche Telecom Italia (+1,41% a 0,826 euro) che ha ha deciso di rimborsare anticipatamente tutti i titoli subordinati ibridi in circolazione per 750 milioni di euro Capital Securities due 2073, emessi lo scorso 13 marzo 2013.

Il gruppo tlc ha deciso di avvalersi della facoltà di rimborso anticipato legata a un cambio di metodologia da parte di un'agenzia di rating che comporti una riduzione dell'equity content inizialmente assegnato allo strumento, ai sensi della Condizione 6,5 del regolamento dei titoli Capital Securities. I titoli saranno rimborsati il 3 marzo e il relativo prezzo di rimborso anticipato sarà pari al 101% del valore nominale oltre agli interessi dovuti fino alla data di rimborso anticipato.

Tra gli industriali Fiat segna un +1,26% a 7,64 euro e Cnh Industrial un +0,42% a 8,38 euro. Stamattina Morgan Stanley ha limato il target price da 10 a 9 euro, confermando il giudizio equalweight. Mentre su Eni (+0,18% a 16,92 euro) è intervenuta Bank of America Merrill Lynch riducendo il prezzo obiettivo da 19,7 a 19 euro (buy) e su Ferragamo (+0,13% a 23,10 euro) Societe Generale portando il target price da 22,5 a 21,5 euro (sell).

Nel settore del lusso fa meglio Luxottica (+5,63% a 38,53 euro) che ha archiviato il 2013 con ricavi per oltre 7,3 miliardi di euro, in aumento del 3,2% a cambi correnti e del 7,5% a parità di cambi, e vede il 2014 come un altro anno di crescita. La società resta attenta sul fronte di possibili nuove acquisizioni di piccole-medie dimensioni, si prepara a firmare una nuova licenza importante, con l'attenzione più focalizzata sulla crescita che non sulla distribuzione di un dividendo extra. Mediobanca Securities ha promosso il titolo da neutral a outperform. Il target price sale da 39,6 a 44,5 euro.


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