Così come in precedenza le borse europee, Wall Street si è mossa con circospezione attorno alla parità dopo i dati contrastati del pomeriggio: la stima Adp e l'indice Napm sono saliti oltre le attese, mentre il Pil del primo trimestre ha deluso, specie per il calo delle esportazioni.
In serata poi come previsto la Fed ha deciso di proseguire il rallentamento del piano di acquisto di bond e titoli varato per sostenere l'economia americana. La banca centrale ha detto anche che i tassi resteranno ai minimi storici «per un tempo considerevole» anche una volta chiuso il piano di stimoli monetari, senza però suscitare una reazione eccessiva tra gli investitori: l'indice Dow Jones è salito dello 0,27% (così come il Nasdaq), l'S&P 500 dello 0,3%.
Sul fronte societario da segnalare che Royal Dutch Shell ha deciso di confermare il dividendo annunciato in precedenza dopo aver comunicato un utile trimestrale in netto calo ma al di sopra delle attese.
Riguardo al petrolio, prezzo del barile in forte calo a New York, di nuovo sotto la soglia dei 100 dollari in reazione alla frenata segnata dall'economia statunitense nel primo trimestre e al nuovo record toccato dalle scorte petrolifere statunitensi. Il light crude Wti è sceso a 99,52 dollari al barile, il Brent di Londra a 107,91 dollari al barile.
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