Fincantieri riesce a stare a galla

Written By Unknown on Kamis, 03 Juli 2014 | 15.14

Al primo giorno di contrattazioni il titolo dell'azienda cantieristica Fincantieri, controllata da Fintecna (a sua volta controllata da Cdp) saliva solo dello 0,06% a 0,7805 euro alle ore 9:40, poco sopra il prezzo dell'ipo (0,78 euro). La società ha concluso l'offerta pubblica di vendita e sottoscrizione di azioni ordinarie con una richiesta pari a 578.475.809 di azioni. In base alle richieste pervenute nell'ambito dell'offerta sono state assegnate 500 milioni di azioni a 55.200 richiedenti. Tali azioni sono rivenienti per 450 milioni dall'aumento di capitale e per 50 milioni dall'esercizio dell'opzione di sovrallocazione concessa dall'azionista venditore ai fini di over allotment.

Quella di Fincantieri non è l'unica quotazione di alto profilo di questo 2014. Prima del costruttore di navi hanno fatto il grande passo anche Fineco (ieri), Cerved e Anima. Nei giorni a venire si quoteranno in Borsa anche Sisal e Rottapharm.

L'ad Giuseppe Bono aveva fatto sapere il 16 giugno scorso che nessun dividendo è stato programmato per i prossimi tre anni poiché il gruppo ha come obiettivo di breve termine quello di crescere, aumentando i consolidamenti e gli investimenti nel business.

Sul fronte dei nuovi ordini, lo scorso 15 maggio la società ha chiuso un contenzioso di quasi 25 anni con l'Iraq, iniziato quando a causa della controffensiva che avvenne in seguito all'invasione del Kuwait, l'Iraq bloccò l'esecuzione dei contratti. A questo primo stop fece poi seguito un embargo sulle forniture per la difesa. Contestualmente, sono stati riavviati i rapporti con una commessa per ammodernare due corvette della Marina irachena. Inoltre Fincantieri ha recentemente firmato un accordo con Msc Crociere per una commessa dal valore complessivo di 2,1 miliardi di euro che prevede la costruzione di due nuove navi da crociera, più un'ulteriore unità in opzione.

A tal proposito, il top manager prevede anche che tutti i cantieri entreranno in funzione a pieno regime entro il 2015. "Abbiamo un backlog che ci consentirà una crescita del 50% nei prossimi anni, alla quale si accompagnerà una crescita della marginalità", ha sottolineato l'ad, aggiungendo che in termini di futuri investimenti il prossimo obiettivo è il Brasile. Quanto alla riduzione del debito, pari a 155 milioni di euro a fine 2013, questa "sarà in funzione del prezzo finale".

Fincantieri ha chiuso il primo trimestre di quest'anno con un risultato d'esercizio pari a 10 milioni di euro, principalmente per effetto dell'andamento delle attività del segmento offshore in Brasile. I ricavi consolidati erano stati pari a pari a 923 milioni di euro, con una prevalenza di volumi verso clienti esteri del segmento offshore e dell'area di business delle navi da crociera. L'ebitda consolidato al 31 marzo di quest'anno era stato pari a 66 milioni di euro (ebitda margin pari al 7,1%). La posizione finanziaria netta al 31 marzo è risultata negativa per 417 milioni di euro in peggioramento rispetto al dato registrato al 31 dicembre 2013 (-155 milioni di euro).


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