Il Giappone e la Cina potrebbero discutere dell'Asian Infrastructure Investment Bank (Aiib) nel corso del meeting tra i ministri delle Finanze in programma a giugno. L'incontro, ancora in fase di organizzazione, farebbe riprendere i dialoghi tra le due maggiori economie asiatiche dopo un'interruzione di oltre 3 anni. Il ministro delle Finanze giapponese Taro Aso ha confermato che l'iniziativa cinese di creare una banca regionale per lo sviluppo è una delle questioni in agenda al meeting, che si terrà presumibilmente a Pechino.
L'ultimo incontro tra i ministri delle Finanze dei due Paesi ha avuto luogo ad aprile 2012, prima che le relazioni tra Tokyo e Pechino si incrinassero a causa di dispute territoriali nel mare cinese orientale. Il Giappone finora ha deciso di tenersi fuori dall'Aiib. Sono tuttavia in corso dibattiti sui vantaggi derivanti dall'ingresso nella nuova istituzione guidata dalla Cina che competerà con l'Asia Development Bank, la banca regionale con sede a Manila.
Benché il 31 marzo, data fissata dai cinesi come scadenza per partecipare in qualitá di socio fondatore alla Aiib sia oramai passato, l'ex primo ministro Yasuo Fukuda ha fatto notare all'attuale premier giapponese Shinzo Abe l'importanza di considerare l'ipotesi di unirsi alla banca. Fukuda, un veterano delle relazioni tra Cina e Giappone, ha spiegato che non è troppo tardi per partecipare e contribuire al regolamento della nuova istituzione, che dovrebbe essere redatto nei prossimi tre mesi.
Ad oggi, circa 50 paesi hanno espresso l'intenzione di entrare a far
parte della Aiib.
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