Nonostante la crisi economica, le società energetiche continuano a macinare utili. E' quanto risulta dalla ricerca della società di consulenza Platts, una divisione del gruppo McGraw-Hill con sede a New York, che ogni anno pubblica la graduatoria delle 250 maggiori società del settore combinando quattro parametri finanziari ricavati dai bilanci 201: gli utili netti, i ricavi, le attività e il ritorno sul capitale investito (roic).
Le aziende occidentali dominano la scena, ma quelle dei mercati emergenti sono in forte crescita. Settanta aziende sulle 250 totali sono infatti asiatiche, di cui 23 cinesi e 12 indiane. Le prime dieci posizioni sono occupate dai giganti petroliferi integrati, con l'eccezione di Conoco Phillips, che hanno beneficiato del rialzo del prezzo del greggio e che generanonel complesso profitti per 238 miliardi di dollari. Nove su dieci sono occidentali, esclusa PetroChina. Per trovare una società italiana bisogna scendere alla diciassettesima posizione, occupata da Eni, mentre Enel è 37esima.
Ecco i dieci campioni del settore.
1) Exxon Mobil. Il colosso texano occupa il gradino più alto del podio per l'ottavo anno consecutivo e genera profitti per 41 miliardi di dollari a fronte di un roic del 23%, fra i più alti del settore e in assoluto il maggiore fra le società americane
2) Royal Dutch Shell. Il gruppo anglo-olandese è il numero uno per valore assoluto dei ricavi (470 miliardi di dollari) e il terzo per il totale dei profitti generati (30,9 miliardi di dollari). Il ritorno sul capitale investito è (solo) del 15%. E' salito quest'anno dalla sesta alla seconda posizione, scalzando Chevron
3) Chevron. Il gruppo californiano ha un roic decisamente interessante (20%), ma rispetto allo scorso anno è sceso di una posizione
4) BP. Il gruppo inglese è riuscito a realizzare un'incredibile svolta dopo il disastro ecologico causato nel Golfo del Messico. Dal secondo posto era infatti crollato al 118esimo nel 2010 a causa di perdite per 38 miliardi di dollari
5) Gazprom. Il gigante russo del petrolio e del gas è sceso dal terzo al quinto posto di quest'anno. Genera profitti per oltre 39 miliardi di dollari (in valore assoluto i secondi del settore) e può contare su un roic del 14%
6) Statoil. La regina norvegese del petrolio è decisamente più piccola per ricavi e profitti del colosso russo, ma vanta un ritorno sul capitale superiore (19%). Dall'undicesima è balzata in sesta posizione
7) Total. Il gruppo francese, che ha un roic del 12%, è invece scivolato dalla quinta alla settima posizione, in controtendenza rispetto ai suoi competitor europei
8) Conoco Phillips. La società texana specializzata in E&P (exploration&production) è scesa dalla settima all'ottava posizione
9) PetroChina. Il colosso cinese ha un roic (10%) decisamente più basso dei suoi concorrenti asiatici, ma realizzata utili per 21 miliardi di dollari
10) Rosneft Oil. E' il secondo gruppo russo in classifica e, come Gazprom, ha perso posizioni dalla nona alla decima. Può vantare un ritorno sul capitale investito del 14%
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