Di Ilaria Ammendola
Silvio Berlusconi torna ad occuparsi del Milan e nega vi siano trattative per la cessione del Club. "Sono tutte storie, non c'è niente di vero", ha affermato, lasciando però la porta aperta a eventuali investitori: "bisogna vedere se arriva qualcuno con forte disponibilità economica e voglia di dare una mano affinché il Milan rimanga protagonista, perché no", ha aggiunto.
Per adesso però, ha puntualizzato, "non c'è nessun discorso". A inizio dicembre però arriveranno a Milanello i vertici del Guangzhou Evergrande, il club di Marcello Lippi appena diventato Campione di Cina e c'è già chi ha cominciato a speculare su un passaggio di quote societarie, ma oggi Berlusconi ha rimbalzato la palla: "i cinesi? Non so verranno a fare gli sponsor". E alcuni non escludono la possibile penetrazione del marchio Milan in Cina con sinergie commerciali tra i due club.
A ottobre erano anche trapelate voci circa un interesse del fondo della famiglia Al Thani, già proprietaria del PSG, interessato a rilevare il 30% delle azioni del Milan, in cambio di 250 milioni di euro: cifra derivata da un complicato calcolo matematico, ovvero la quotazione che la rivista Forbes ha dato del club rossonero, pari a 794 milioni di euro, divisa per tre e aggiustata al ribasso.
Ma anche altri rumor secondo cui il viaggio di Berlusconi in Russia per il compleanno dell'Amico Vladimir Putin avrebbe portato al Milan un'offerta da parte del supermiliardario Oleg Deripaska pari a 500 milioni di euro sempre per il 30% delle quote. Al di là di un'eventuale cessione di una quota, Berlusconi deve rianimare una squadra che al momento non gode di buona salute e si colloca con soli 14 punti a metà di una classifica guidata in maniera trionfale con 31 punti dai Bianconeri.
Il presidente del Milan, riconoscendo le evidenti difficoltà, ha fatto notare che nel corso dell'anno scorso la squadra ha visto molti dei suoi giocatori appendere le scarpe al chiodo per motivi di età e ha perso due importanti giocatori quali Ibrahimovic e Thiago Silva. D'altronde ha giustificato la scelta spiegando che l'offerta ha prodotto un risparmio di 160 milioni di euro in tre anni e nessuna persona con la testa sulle spalle avrebbe potuto dire no, soprattutto in un periodo come questo.
Berlusconi ha anche ammesso che gli ultimi acquisti non sono stati proprio ideali per ripartire con un progetto basato sui giovani come vorrebbe il Milan. "Vedremo a gennaio quali cessioni faremo e quali innesti faremo", ha detto. Ma non proprio tutto è da buttare. Il presidente rossonero indossa i panni del tecnico dando qualche suggerimento ad Allegri: "il trio d'attacco Bojan, El Shaarawy e Pato, se fosse al meglio della condizione fisica, non sarebbe poi così male. Pato era un campione, fino a due anni fa giocava e segnava in modo impressionante, per lui una squadra spagnola aveva offerto 50 milioni. Poi c'è stata una serie di infortuni da cui deve riemergere. Deve tornare a credere in se stesso per tornare il Pato che conoscevamo. Montolivo? Lo vedo come il regista della squadra, il distributore di gioco, mi ricorda Pirlo".
Infine una bacchettata ai tifosi: "abbiamo mangiato caviale e bevuto champagne per 26 anni, a loro dico che bisogna avere un po' di pazienza. Ma c'è un dolore causato dal comportamento di alcuni tifosi: quello di non comprendere che l'età di alcuni giocatori ha imposto la fine di un ciclo. Nei momenti difficili si vede il vero tifoso, non mi è piaciuto che alcuni abbiamo smesso di venire allo stadio. Una grande squadra ha bisogno di un grande pubblico".
Anda sedang membaca artikel tentang
Il Milan vacilla, Berlusconi coglie l'sos ma esclude cessione club
Dengan url
http://milanofinanza.blogspot.com/2012/11/il-milan-vacilla-berlusconi-coglie-lsos_18.html
Anda boleh menyebar luaskannya atau mengcopy paste-nya
Il Milan vacilla, Berlusconi coglie l'sos ma esclude cessione club
namun jangan lupa untuk meletakkan link
Il Milan vacilla, Berlusconi coglie l'sos ma esclude cessione club
sebagai sumbernya
0 komentar:
Posting Komentar