Tasse, chi risparmia pecca?

Written By Unknown on Senin, 17 Desember 2012 | 15.11


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Che il risparmio sia diventato un peccato? Il dubbio scorre come un brivido sulla schiena di milioni di italiani. La bufera sul debito iniziata nell'estate 2011 e il caro-spread hanno presentato il conto alle famiglie, che non fanno altro che stringere la cinghia. Un anno fa lo Stato italiano è arrivato a pagare fino all'8% sulle nuove emissioni di Btp e a distanza di dodici mesi, nonostante il differenziale con i Bund sia sceso, l'aumento della spesa per interessi ha fatto arrivare il debito pubblico oltre i 2 mila miliardi, mentre il gettito fiscale incassato dallo Stato è aumentato, in piena recessione.

La formula è stata chiara. Il governo, invece di tagliare debito, spese e tasse, ha deciso di attingere al petrolio italiano, la ricchezza delle famiglie, introducendo una patrimoniale ombra che tocca lo stock di ricchezza investita in immobili o in titoli finanziari (titoli di Stato compresi).


6 Commenti

Inviato il: 16/12/2012 19.20   
Da: tppgnn

Il massimalismo e l'identita ideologica sono lo scudo di una vecchia sinistra.
Gli steccati fanno comodo solo a chi ha una concezione dogmatica della società. Potrà sembrare paradossale ma ritengo che nella reltà soprattutto in Italia i ruoli si siano persino invertiti. Il ceto medio e il ceto mediobasso fino a quest'ultimo suicido politico era assai più tutelato dal centrodestra che dalla sinistra dei radical chic, dei banchieri e dei burocrati di stato.

Grillo dice una cosa giusta ma la dice anche e soprattutto per poter attingere ai voti di entrambi gli schieramenti ma siccome non è stupido sa benissimo che se vorrà realmente cambiare questo nazione in qualcosa di meglio dovrà assolutamente fare i conti con la statalizzazione del paese, la burocratizzazione del sistema economico e l'odio del plusvalore e chi da questo modello di società trae e ha tratto potere e benessere non mollerà mai un simile malloppo. Si tratta di uno zoccolo duro e assai vasto che vota sistematicamente i creatori e tutelatori di questo modello ideologico contro il quale, dal compromesso storico in poi invece di contrapporsi una parte di chi apparteneva ad un area politica diversa, vuoi per conformismo, vuoi per interesse ha finito per creare invece forme di consociativismo. Ci sono molti elettori di sinistra coscienti di tutto questo che alle primarie hanno votato Renzi con la speranza che riuscisse ad eliminare i vecchi apparati e portare una mentalità liberaldemocratica nel Pd. E' andata male ma se fosse accaduto il contrario molti elettori di centrodestra avrebbero dato una opportunità a Renzi proprio perchè non hanno un'idea dogmatica della politica ma votano cercando contenuti e non chi ha fini ideologici.

Inviato il: 16/12/2012 14.51   
Da: delaware

Inviato il: 16/12/2012 12.03   
Da: tppgnn

I principi costituzionali piegati alla cultura dominante.
Si espropria la ricchezza privata per semplice pregiudizio ideologico, e quindi figuriamoci se in un paese in cui la filosofia dominante, quella socialcomunista, capace solo di creare parassitismo e burocrazia, dei burocrati si sarebbero sottratti a questa mentalità. Assolutamente no, non a caso dopo un anno di governo Monti tra i due grandi partiti che hanno appoggiato l'esecutivo quello di centrodestra è l'unico ad aver perso il consenso dei propri elettori.

A causa di questo soggettivismo ideologico chi investe per salvaguardare i propri risparmi dall'inflazione viene considerato uno speculatore anche dagli alti burocrati della corte costituzionale che interpretano secondo interesse o il comune sentire quelli che invece dovrebbero essere oggettivi principi costituzionali.

Inviato il: 15/12/2012 14.38   
Da: delaware

Inviato il: 15/12/2012 07.44   
Da: alfredo

Inviato il: 15/12/2012 00.25   
Da: delaware

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