Di Ester Corvi
Poco conosciute, ma con grandi potenzialità. Sono le dieci società segnalate dagli esperti di JP Morgan per il 2013, che hanno come punto di forza la possibilità di crescita del business nei mercati emergenti e in particolare in quelli che, in sintesi, vengono definiti CEEMEA (cioè Europa dell'Est e Centrale, Medio Oriente e Africa), che evidenzieranno nei prossimi anni ritmi di sviluppo sostenuti.
Un bel vantaggio per l'investitore che inserisce questi titoli in portafoglio con l'obiettivo di diversificare l'asset allocation azionaria. A patto di mantenere i nervi saldi, per far fronte alla volatilità e di agire in un'ottica di medio lungo periodo. Seguendo questi criteri le occasioni non mancano e quelle segnalate dagli specialisti della banca d'affari americana hanno tutti i numeri per non deludere, dato l'ampio spazio di rialzo fra la quotazione attuale e il prezzo obiettivo che potrà essere raggiunto nel 2013. Ecco i dieci campioni.
1) Emlak. Il gruppo finanziario turco, che ha una capitalizzazione di 3,9 miliardi di dollari ed è specializzato nel settore immobiliare, dovrebbe trarre vantaggio dal cambiamento delle norme che finora avevano ostacolato l'acquisto di case e uffici in Turchia da parte degli investitori esteri. Grazie a questa innovazione il mercato immobiliare turco dovrebbe attrarre 10 miliardi di dollari all'anno di investimenti esteri dai 2,5 miliardi attuali. Per gli analisti della banca d'affari americana, che hanno un prezzo obiettivo di 7,43 lire turche, Emlak beneficerà anche dei minori tassi sui mutui, che daranno un impulso positivo al settore. Il titolo è quotato sul listino di Istanbul.
2) Magnit. E' un gruppo russo specializzato nella distribuzione alimentare che ha recentemente inaugurato il 116esimo ipermercato. La sua capitalizzazione di mercato è 18,3 miliardi di dollari e le potenzialità di crescita sono enormi, visto che il price target indicato dagli analisti è 147,3 dollari contro una quotazione recente di 38,7 dollari. In un anno ha già messo a segno una performance superiore al 90%. Il titolo è quotato a Londra.
3) PZU. E' un gruppo assicurativo polacco che capitalizza 10,1 miliardi di dollari. Quotato alla borsa di Varsavia, in un anno ha realizzato un ritorno totale (performance + dividendo) del 46,9%. Il suo punto di forza non è rappresentato tanto dalle potenzialità di rialzo, visto che il target price di 414 zloty è già stato raggiunto, quanto dal rendimento del dividendo (dividend yield) che è intorno al 5%.
4) Erste Bank. E' una banca austriaca (capitalizzazione di 10,2 miliardi di dollari) che ha il vantaggio di essere esposta verso i mercati dell'Europa dell'Est e Centrale che, secondo gli analisti, evidenzieranno nel prossimo anno un miglioramento della congiuntura economica. Il prezzo obiettivo è 25 euro ma dovrebbe essere rivisto all'insù nei prossimi mesi, poiché il titolo è ancora molto a sconto rispetto ai competitor.
5) Rosneft. Il colosso russo dell'energia capitalizza oltre 90 miliardi di dollari. Chi ha puntato su questo titolo in un anno ha realizzato un ritorno totale (performance + dividendo) del 34%, ma ha ancora molta strada da fare. E' quotato sul listino londinese.
6) Naspers. Il maggiore gruppo africano del settore media, quotato a Johannesburg, di recente ha annunciato di aver raddoppiato i profitti nel segmento internet. E dopo essere salito in un anno di oltre il 60%, il titolo ha ancora spazi di rialzo. Capitalizza oltre 26 miliardi di dollari.
7) Sasol. Un'altra società sudafricana, specializzata nel settore chimico. Capitalizza oltre 27 miliardi di dollari e ha un prezzo obiettivo di 45.700 rand. La performance a un anno è negativa ma il punto di forza è il rendimento della cedola (4,8%).
8) Samba. E' un gruppo finanziario con sede in Arabia Saudita, dove è quotato. La capitalizzazione è intorno a 11 miliardi di dollari e la performance a un anno è stata finora deludente. Ma le potenzialità di rialzo secondo gli esperti di JP Morgan sono considerevoli.
9) Yapi Kredi. Il titolo bancario, quotato sul listino di Istanbul, in un anno ha garantito un ritorno totale (performance + dividendo) del 91% ed è ormai vicino al target (5,7 lire turche) indicato dagli analisti della banca d'affari americana.
10) Turkcell. Il gruppo turco delle tlc, che capitalizza 13,3 miliardi di dollari, si appresta a chiudere l'anno con risultati superiori alle attese. Il prezzo obiettivo indicato dagli analisti di JP Morgan è 14 lire turche. Il ritorno totale (performance + dividendo) a un anno è stato del 26%.
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