Di Ester Corvi
I titoli tecnologici nel 2013 sono in testa alla graduatoria dei preferiti dagli analisti perché potranno beneficiare nei prossimi mesi di una nuova ondata di rialzi, grazie alle previsioni positive sulla crescita degli utili, all'abbondante liquidità in bilancio e agli alti margini reddituali. Ecco cinque gruppi che, a parere degli eesperti, hanno le carte in regola per mettere a segno anche quest'anno una performance di tutto rispetto, superando brillantemente le fasi di maggiore volatilità.
1) Oracle. Il gigante mondiale dell'high-tech, che capitalizza 157,7 miliardi di dollari, nel 2012 ha assicurato agli investitori un ritorno totale del 31,7%, che quest'anno potrebbe essere superiore grazie alla crescita prevista del 9% degli utili 2013 e alle valutazioni borsistiche ancora a sconto rispetto alla media del settore. Oracle ha infatti un ratio p/s (prezzo/vendite) di 4,4, un p/bv (prezzo/valore di libro) di 3,7 e un p/e (prezzo/utile) di 12,5 contro una media dei competitor di 16. Per gli esperti di Oppenheimeir il prezzo obiettivo a breve termine è 37 dollari.
2) SAP. Il gruppo, che è quotato sul listino Xetra e capitalizza oltre 74,5 miliardi di dollari, ha messo a segno nel 2012 una performance superiore al 50%. Secondo gli analisti di Jp Morgan i suoi punti di forza sono rappresentati dalle buone prospettive di crescita degli utili grazie alla veloce capacità di introdurre innovazioni, come Hana, e di espandersi a un ritmo più veloce della media del settore. Con un p/e di 17 il titolo è scambiato a premio rispetto ai competitor, ma ciò è motivato dalle migliori prospettive che lo porteranno a conquistare nuove quote di mercato.
3) eBay. Dalla debacle alla rinascita. Il gruppo eBay, che capitalizza 66 miliardi di dollari, dopo un avvio folgorante aveva visto qualche anno fa crollare margini reddituali e quote di mercato, ma grazie alla nuova strategia di sviluppo adottata dal management i risultati sono migliorati e gli analisti si aspettano un aumento compreso fra il 15 e il 20% degli utili a fine anno, nonostante un p/e (prezzo/utile) intorno a 21. Nel 2012 ha garantito agli investitori un ritorno totale (performance più rendimento della cedola) superiore al 68%.
4) Amazon. Il gigante di Seattle, che capitalizza 113,6 miliardi di dollari, non smette di stupire. Ha conquistato posizioni di leadership in molti segmenti del mercato high tech e sta diventando uno dei maggiori operatori nel cloud space. Nel 2012 ha messo a segno una performance del 45% e, sebbene i livelli di valutazione siano talmente alti da non essere confrontabili con i competitor, secondo molto analisti la strada al rialzo che potrà percorrere è ancora lunga, grazie alle caratteristiche del business che la rendono unica.
5) Cisco Systems. Rispetto alle società prima citate la performance di Cisco nel 2012 è stata decisamente più modesta, con un ritorno annuo dell'11%. Dalle quotazioni recenti gli spazi di crescita sul listino Nasdaq del gruppo, che capitalizza 104 miliardi di dollari, sono però notevoli. Con un p/s (prezzo/vendite) di 2,2, un p/bv (prezzo/valore di libro) di 2 e un p/e di 10,8, il titolo è scambiato infatti molto a sconto rispetto ai concorrenti. Da non trascurare anche il rendimento della cedola (dividend yield) del 2,9%.
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