la storiella degli evasori e del nero serve solo a forgiare le catene per i cittadini comuni
In realtà non si sta facendo la guerra all'evasione e al nero. Si sta facendo la guerra solo e soltanto ai cittadini e ai residenti degli stati. In Italia se apri un conto corrente presso una banca estera con soldi legali, sei a rischio esproprio perchè se sbagli la comunicazione del RW scattano sanzioni elevatissime anche se hai pagato tutte le tasse che dovevi pagare. Questo è un altro capolavoro del socialista Monti. Se un cittadino trova una banca estera che gli offre condizioni migliori, questo cittadino deve assumere un fiscalista collega di Monti per pararsi le chiappe. Le norme sanzionatorie italiane sono tanto assurde da violare il diritto comunitario.
Per il resto basta andarsene dal proprio paese per non avere più a che fare con l'agenzia delle estorsioni. E se cambiare la residenza non basta, si può sempre cestinare la propria cittadinanza italiana.
Questo almeno è garantito dalla convenzione di Ginevra dei diritti umani.
Se nasci in uno stato che ti vuole schiavo, hai il diritto di ripudiarlo e andartene.
Negare questo diritto significa tornare al medioevo e alla servitù della gleba. E' comunque questa la tendenza italiana. E per convicersi di questo non occorre sentire lo spauracchio Vendola; basta vedere l'operato effettivo di Visco prima e Tremonti poi.
Dopo vent'anni di "riforme" stataliste e illiberali, l'Italia oggi è alla fame.
La storiella dell'evasione e del "nero" è servita soltanto a rendere i cittadini più servi, più schiavi e con meno diritti.
In realtà non si sta facendo la guerra all'evasione e al nero. Si sta facendo la guerra solo e soltanto ai cittadini e ai residenti degli stati. In Italia se apri un conto corrente presso una banca estera con soldi legali, sei a rischio esproprio perchè se sbagli la comunicazione del RW scattano sanzioni elevatissime anche se hai pagato tutte le tasse che dovevi pagare. Questo è un altro capolavoro del socialista Monti. Se un cittadino trova una banca estera che gli offre condizioni migliori, questo cittadino deve assumere un fiscalista collega di Monti per pararsi le chiappe. Le norme sanzionatorie italiane sono tanto assurde da violare il diritto comunitario.
Per il resto basta andarsene dal proprio paese per non avere più a che fare con l'agenzia delle estorsioni. E se cambiare la residenza non basta, si può sempre cestinare la propria cittadinanza italiana.
Questo almeno è garantito dalla convenzione di Ginevra dei diritti umani.
Se nasci in uno stato che ti vuole schiavo, hai il diritto di ripudiarlo e andartene.
Negare questo diritto significa tornare al medioevo e alla servitù della gleba. E' comunque questa la tendenza italiana. E per convicersi di questo non occorre sentire lo spauracchio Vendola; basta vedere l'operato effettivo di Visco prima e Tremonti poi.
Dopo vent'anni di "riforme" stataliste e illiberali, l'Italia oggi è alla fame.
La storiella dell'evasione e del "nero" è servita soltanto a rendere i cittadini più servi, più schiavi e con meno diritti.
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Paradisi (fiscali) quasi perduti
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