Barclays, sette commodity sotto la lente

Written By Unknown on Minggu, 03 Maret 2013 | 15.11

Di Ester Corvi

Gli esperti sono d'accord: la domanda cinese di commodity sta rallentando, con inevitabili ricadute sui prezzi dei metalli industriali, in uno scenario 2013 che resta diversificato, a causa dell'equilibrio domanda-offerta che domina i diversi mercati. Ecco il parere degli specialisti di Barclays sull'andamento delle quotazioni di sette materie prime nei prossimi trimestri.

1) Petrolio. Non rischi, ma opportunità per chi punta sul Brent che, secondo gli esperti dell'investment bank, ha un discreto potenziale di rialzo, grazie alla forte domanda che proviene dai Paesi emergenti, alla mancanza di capacità inutilizzata e alle tensioni che dominano l'offerta non-Opec. Il prezzo medio al barile è così previsto in crescita da 119 dollari al barile del primo trimestre di quest'anno, a 130 dollari nel secondo, per poi scendere a 126 nel terzo trimestre e a 125 nell'ultimo.

2) Nickel. Su questo metallo l'opinione degli analisti è negativa nel breve termine, ma positiva in uno scenario più ampio. La domanda della Cina, che ha scorte elevate, è infatti destinata a rimanere debole in questo trimestre, per poi recuperare e consentire al nickel di chiudere l'anno intorno a una media di 18.250 dollari per tonnellata.

3) Oro. Sul metallo giallo, che recentemente è stato oggetto di vendite da parte degli hedge fund internazionali, il parere degli specialisti di Barclays è rialzista, perché si manterrà elevata sia la domanda fisica sia di quella per investimento. Il prezzo medio nel prossimo trimestre è previsto a quota 1.780 dollari/oncia, per salire nel terzo (1.825 dollari) e ripiegare a 1.795 dollari nel terzo.

4) Palladio. Le quotazioni del palladio risentiranno positivamente dell'aumento delle importazioni cinesi, che hanno recentemente toccato il massimo degli ultimi sei mesi, in uno scenario in tensione dell'offerta. Da un prezzo medio di 690 dollari/oncia nel primo trimestre le quotazioni cresceranno di quasi cento dollari, per posizionarsi nell'ultimo trimestre intorno a 780 dollari.

5) Platino. Il prezzo del platino troverà maggiore sostegno verso la metà dell'anno, in conseguenza delle aumentate tensioni in Sud Africa legate alla rinegoziazioni biennali dei salari, alle ingenti posizioni speculative e a un leggero incremento della domanda. Da 1.640 dollari/oncia del primo trimestre il prezzo salirà a 1.710 dollari nel terzo per concludere l'anno intorno a una media di 1.750 dollari.

6) Alluminio. Nel breve termine il prezzo dell'alluminio risente di fondamentali deboli, a causa delle alte scorte di cui dispone la Cina, ma negli ultimi due trimestri potrà leggermente recuperare terreno, per chiudere il 2013 intorno a una media di 2100 dollari per tonnellata.

7) Rame. La produzione di rame è attualmente superiore alle aspettative, soprattutto in Cile e in Messico. Gli esperti si chiedono se potrà continuare a questo ritmo creando un surplus di offerta che finirebbe per incidere sul prezzo, a fronte di una domanda che resta fiacca e che finora ha dato deboli segnali di miglioramento. Dopo un leggero incremento nel secondo trimestre (8.100 dollari per tonnellata) il prezzo è atteso in calo fino a 7.650 dollari nell'ultima fase del 2013.



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