Wall Street ha chiuso in positivo (Dow Jones +0,25%e Nasdaq +0,3%) nonostante l'incontro tra il presidente Usa, Barack Obama, e i leader del Congresso per evitare l'entrata in vigore dei tagli automatici alla spesa federale Usa si sia risolto in un nulla di fatto.
Alla mezzanotte negli Stati Uniti scatteranno dunque le riduzioni automatiche per 85 miliardi di dollari che andranno soprattutto a colpire il settore difesa e i finanziamenti ai programmi assistenziali.
Possibile che gli investitori avessero già tenuto conto di questa eventualità e restino fiduciosi che il problema possa essere risolto nel giro di qualche settimana, quando il Congresso dovrà necessariamente trovare un accordo per un piano di medio lungo periodo per la riduzione del deficit.
Per il resto hanno fatto sentire il loro peso le buone notizie che arrivano dal fronte macroeconomico americano, dove il settore manifatturiero ha continuato a dare segnali di miglioramento.
L'Institute for Supply Management ha reso noto che l'indice Ism manifatturiero degli Usa a febbraio è salito al 54,2% (52,5% il consenso) dal 53,1% di gennaio. Bene anche il dato sull'indice di fiducia dei consumatori elaborato dall'Università del Michigan, aumentato a febbraio a 77,6 punti dai 76,3 della lettura preliminare (76,3 punti il consenso).
Sul listino Groupon ha rimbalzato del 10% dopo i cali dei giorni scorsi dovuti a conti trimestrali e un outlook deludenti. Gap ha guadagnato il 2,9% grazie alla trimestrale migliore delle attese degli analisti.
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