Di Francesca Gerosa
Utile trimestrale in calo, tengono i ricavi di Bnp Paribas. Nel primo trimestre del 2013 il gruppo bancario francese ha realizzato un utile netto pari a 1,584 miliardi di euro, in flessione del 44,8% rispetto al primo trimestre 2012, che aveva però beneficiato di una plusvalenza eccezionale di 829 milioni di euro legata in gran parte alla cessione della società di compravendita immobiliare Kelpierre.
Gli analisti si aspettavano profitti ancora più bassi a 1,38 miliardi di euro. La capacità della banca francese di generare utili è stata condizionata dalla diminuzione dei ricavi dell'Investment Banking e dai nuovi accantonamenti per le eventuali perdite prodotte dalla controllata italiana (+35% a 6,09 miliardi).
In una congiuntura economica europea poco dinamica, il margine di intermediazione è però salito dell'1,7% a 10,055 miliardi. Due gli elementi eccezionali, per un totale netto di 149 milioni di euro, che hanno contributo a questo dato: la rivalutazione del debito proprio per -215 milioni di euro e l'introduzione del Debit Value Adjustment in applicazione della nuova norma IFRS 13, per +364 milioni di euro.
I ricavi delle divisioni operative sono invece diminuiti del 5,9%, con una buona resistenza dellla divisione Retail Banking (+0,2%) e di quella delle soluzioni di investimento (+3,4%) e con un trimestre di transizione per la divisione Corporate & Investment Banking dopo la fine del piano di adeguamento (-20,2%).
I costi operativi, pari a 6.514 milioni di euro, sono diminuiti del 4,8%. Tale voce include l'impatto eccezionale sul trimestre dei costi di trasformazione generati dal programma "Simple & Efficient", pari a 155 milioni di euro. Più nello specifico, i costi operativi sono scesi dell'1,9% per il Retail Banking e del 15,2% per la divisione Corporate & Investment Banking, mentre sono aumentati dell'1,5% per l'Investment Solutions.
Positivo il risultato lordo di gestione cresciuto nel periodo del 16,4% a 3.541 milioni di euro, mentre è diminuito per le divisioni operative del 5,3%. E' invece aumentato del 3,5% il costo del rischio a 978 milioni di euro. La solvibilità di Bnp Paribas è comunque molto elevata con un Common Equity Tier 1 ratio che tiene conto delle regole di Basilea 2.5 pari all'11,7% e un Common Equity Tier 1 ratio conforme a Basilea 3 fully loaded3 pari al 10%, due indici che posizionano Bnp Paribas come una delle grandi banche con la migliore capitalizzazione a livello mondiale.
La banca non solo sta implementando rapidamente l'ambizioso programma "Simple & Efficient", destinato a semplificare il funzionamento del gruppo e a migliorarne la capacità operativa (nel trimestre i costi di trasformazione sono stati pari a 155 milioni di euro), ma si appresta a lanciare prossimamente la banca digitale europea.
Alla borsa di Parigi il titolo Bnp Paribas sale dell'1,12% a 43,35 euro. Per gli analisti di Ubs (rating neutral e target price a 43 euro confermati) il 2013 è partito bene per Bnp Paribas, considerato che l'utile netto ha battuto le attese e l'efficace gestione dei costi ha compensato il risultato non brillante dei ricavi. In più, gli accantonamenti per possibili perdite da prestiti sono risultati inferiori al previsto.
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