Di Valentina Sorrenti
Avvio in ribasso per la prima seduta della settimana. In apertura il Ftse Mib segna un -0,54% a 17.248 punti. "La Borsa di Londra è chiusa per festività, quindi i volumi potrebbero mantenersi abbastanza contenuti nella prima parte delle contrattazioni per poi incrementarsi nel corso del pomeriggio con il dato Usa sugli ordini di beni durevoli", ha affermato Vincenzo Longo di IG.
Nei prossimi tre giorni l'Italia emetterà titoli di Stato in un clima politico che resta piuttosto incerto in quanto continuano i timori per una possibile crisi di Governo a causa delle discussioni sull'Imu e sull'Iva, temi su cui la coalizione di maggioranza continua infatti ad essere divisa. "Comunque le ripercussioni sulle aste potrebbero essere attenuate dal fatto che i mercati italiani proseguono il loro trend rialzista", ha concluso Longo.
Deboli anche le altre borse europee, con il Cac 40 che guadagna lo 0,01%, il Dax 30 lo 0,09% mentre l'Ibex 35 perde lo 0,3%. E' giunto intanto l'altolà del presidente della Bundesbank, Jens Weidmann, sull'eventualità di un nuovo taglio del debito greco, ritenuto un segnale sbagliato per tutti i Paesi ancora in difficoltà. In un'intervista al quotidiano economico "Handelsblatt" Weidmann ha spiegato che "nel giro di cinque anni ci ritroveremmo davanti alla stessa situazione".
Il presidente della Buba ha inoltre aggiunto che l'intervento di Mario Draghi dello scorso anno di salvare l'euro a qualunque costo ha solo calmato i mercati, ma questa calma è "ingannevole". La discussione sui nuovi aiuti ad Atene mostra infatti che "la crisi non è finita e per superarla c'è ancora molto da fare". La conclusione di Weidmann è che "parlare di una rapida fine della crisi è sbagliato e indebolisce gli sforzi per le riforme".
Il differenziale Btp/Bund è a quota 241 punti base con il rendimento del decennale italiano al 4,33%. Tra i bancari di Piazza Affari, Ubi Banca segna un +0,39% a 3,6 euro in attesa del cda di oggi mentre i cda di Bpm (+2,41% a 0,408 euro), Bper (+0,81%) e Banco Popolare (+0,63%) si riuniranno domani. Ancora focus sulla governance di Bpm: il giorno dopo i dati, in occasione della conference call, ci potrebbero essere dettagli sui tempi di riforma della governance.
Attenzione rivolta anche verso il settore delle telecomunicazioni. In un'intervista a Milano Finanza l'ad di Wind, Maximo Ibarra, ritiene che in Europa un ulteriore consolidamento ci sarà ed è auspicabile visti i tassi di saturazione del mercato. In apertura il titolo Telecom Italia segna un rialzo dello 0,53% a 0,4912 euro.
Pablo Di Si ha rassegnato le proprie dimissioni dall'incarico di direttore finanziario di Fiat Industrial e Cnh Global per perseguire altre opportunità professionali e Massimiliano Chiara assume con effetto immediato il ruolo di cfo. Il titolo Fiat Industrial lascia sul terreno nei primi scambi l'1,35% a 9,525 euro.
Sul resto del listino da seguire Italcementi (sulla parità a 5,25 euro) a una settimana da quando Moody's ha tagliato il rating da Ba2 a Ba3 con out look stabile. Il direttore finanza del gruppo, Giovanni Maggiora, ha affermato a MF che la valutazione è stata affrettata, aggiungendo che negli ultimi mesi si registra un miglioramento dell'ebitda dell'Italia e che in India ci sono notevoli opportunità da sviluppare.
Save perde lo 0,61% a 13,07 euro. Dopo l'offerta non vincolante del gruppo per l'ingresso nel Catullo di Verona, domani si terrà l'assemblea dell'aeroporto scaligero in cui i soci saranno chiamati a dare l'assenso per l'avvio di una due diligence ufficiale.
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