Di Francesca Gerosa
L'azionario europeo sale in avvio di seduta, sulla scia della chiusura positiva di Wall Steet venerdì, con lo S&P500 su nuovi massimi storici dopo i dati sugli occupati Usa tiepidi che hanno aumentato le attese di un continuo sostegno da parte della Fed. Oggi sono in arrivo da Markit i numeri relativi all'attività del settore dei servizi nelle economie della zona euro a luglio.
Per l'Italia, dove la scorsa settimana l'indagine sul settore manifatturiero ha segnalato un inaspettato ritorno alla crescita dopo due anni, le previsioni sono per una risalita dell'indice Pmi a 46,5 punti da 45,8 di giugno. La soglia dei 50 punti, spartiacque tra espansione e contrazione resterebbe, quindi, ancora lontana. Per quanto riguarda la zona euro, la attese sono per una conferma della lettura flash a 49,6.
Mentre in Cina, secondo quanto è emerso stamani dall'indagine a cura di Hsbc, l'attività nel settore dei servizi si è espansa moderatamente a luglio: l'indice Pmi di settore è rimasto stabile a 51,3 punti, appena sopra il minimo segnato ad aprile a 51,1, mentre le attese scommettevano su una contrazione a 49,9.
Lo spread tra Btp decennali e Bund tedeschi equivalenti scende a 260 punti, dai 262 punti della chiusura di venerdì scorso (il rendimento si attesta al 4,24%), mentre resta alto il livello di tensione nella maggioranza, dopo la manifestazione in cui Silvio Berlusconi, a pochi giorni dalla condanna definitiva per frode fiscale, ha attaccato duramente la magistratura, confermando però il suo sostegno al governo.
"Verificheremo con i fatti", si è limitato a commentare il premier, Enrico Letta, che oggi incontrerà Saccomanni e Visco per fare il punto sulla situazione economica, mentre in Parlamento inizia una settimana cruciale per la conversione dei principali provvedimenti varati dall'esecutivo. Al momento gli operatori finanziari sembrano scontare una tenuta di Letta.
A Piazza Affari, dove il Ftse Mib sale dello 0,11% a 16.798 punti, settore bancario sotto i riflettori in vista, oggi, dei risultati del trimestre di Hsbc e dopo quelli di Intesa Sanpaolo (-0,14% a 1,42 euro) che ha chiuso il secondo trimestre con un utile netto sotto le attese a 116 milioni, penalizzato dalla crescita degli accantonamenti e rettifiche su crediti a fronte di una stabilizzazione del margine di interesse. Stamani Barclays ha alzato il target price del 9% a 1,2 euro, ma ha confermato il rating underperform sul titolo.
Tra le banche, attenzione anche a Mps (+0,30% a 0,204 euro) perché l'ex Garante delle privacy, Francesco Maria Pizzetti, potrebbe essere il nuovo presidente della Fondazione Montepaschi. Una decisione definitiva dovrebbe essere presa questa mattina ma non è escluso che la nomina slitti di qualche giorno.
In ripresa Telecom Italia (+0,14% a 0,49 euro) dopo che il presidente Franco Bernabè ha detto che, per raggiungere i target di bilancio, non serve un aumento di capitale o la cessione della controllata Tim Brasil. Il gruppo telefonico ha annunciato un calo dell'ebitda del 6,8% e una revisione al ribasso del suo obiettivo 2013. Confermati gli altri target, incluso quello sul debito.
Mentre Buzzi Unicem (-1,34% a 11,08 euro) a comunicato che il primo semestre 2013 si è chiuso con una perdita netta di 26,6 milioni di euro, a fronte di un utile di 18,5 milioni dello stesso periodo dello scorso anno. In calo anche i ricavi, scesi del 5,7% a 1,274 miliardi e il margine operativo lordo sceso del 24,8% a 150,7 milioni. La società ha previsto per l'intero 2013 un ebitda sotto quello del 2012 per una percentuale compresa tra il 5% e il 10%.
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