Di Francesca Gerosa
Le borse europee hanno un andamento contrastato in avvio di seduta anche se nella notte democratici e repubblicani Usa hanno raggiunto un accordo al Congresso sul bilancio che dovrebbe evitare un nuovo shutdown delle agenzie federali a gennaio. Il compromesso, tuttavia, non affronta le questioni più divisive, quali il futuro dei programmi di pensionamento e della sanità e quello degli sconti fiscali ai redditi più alti. Il provvedimento dovrebbe essere votato dalla Camera venerdì e dal Senato la prossima settimana.
Invece l'Ecofin ha raggiunto una bozza di accordo sui meccanismi di gestione degli istituti in dissesto, che verrà probabilmente finalizzata in una nuova riunione la settimana prossima a ridosso del prossimo consiglio Ue del 19-20 dicembre. La proposta di compromesso prevede che l'entrata in vigore delle regole sui salvataggi bancari, tra cui la partecipazione degli obbligazionisti e dei titolari di depositi superiori ai 100.000 euro, inizialmente prevista nel 2018, sia anticipata al 2016.
Riparte dai 223 punti base del finale di seduta di ieri lo spread tra decennali Btp e Bund, strettosi ieri fino a 222 punti, minimo dal 7 luglio 2011. A sostenere la carta italiana, oltre alla stabilizzazione del pil nel corso dell'estate, dopo otto trimestri negativi, la prospettiva di un ampio supporto di liquidità da qui alla fine dell'anno.
Oggi verranno proposti agli investitori 5,5 miliardi di Bot 12 mesi, a fronte di scadenze per 7,475 miliardi di euro. Ieri sera sul grey market Mts il Bot dicembre 2014 offriva un tasso dello 0,749% contro lo 0,688% pagato dal Tesoro nell'asta di fine novembre, il minimo dalla nascita dell'euro. Attiva sul primario sarà anche Berlino che mette sul piatto 5 miliardi di titoli a due anni.
Intanto il governo Letta è all'ennesima verifica della fiducia in Parlamento necessaria, questa volta, per ratificare la composizione della nuova maggioranza, dopo il divorzio tra Alfano e Berlusconi e l'uscita della rinata Forza Italia, a cui si è poi aggiunto il nuovo assetto del Pd, guidato da Renzi. Ieri sera il neo segretario democratico ha ribadito la linea dell'appoggio al governo Letta, condizionata però a una serie di riforme entro fine maggio, tra cui quella della legge elettorale.
A Piazza Affari il Ftse Mib scende dello 0,04%. A partire dalla seduta borsistica del prossimo 23 dicembre l'indice Ftse Mib si ridurrà a 40 società dalle 41 attuali con l'ingresso di Yoox (+2,63% a 3,39 euro) e l'uscita di Diasorin (-1,51% a 33,27 euro) e Parmalat (+0,08% a 2,46 euro). Mentre Mediolanum segna un -4,60% a 6,12 euro dopo che Fininvest ha completato con successo il collocamento del 5,6% con una procedura di accelerated bookbuilding destinata a investitori istituzionali italiani ed esteri.
L'incasso, pari a 253 milioni, servirà a Fininvest per finanziare la crescita di Mondadori (-0,07% a 1,42 euro) nella radio e nel digitale nell'anno del risarcimento a Cir (-0,36% a 1,11 euro) previsto dal lodo Mondadori. Quanto alle banche Mps segna un +0,06% a 0,1727 euro. Il sindaco di Siena Bruno Valentini ha denunciato le "fortissime speculazioni" di mercato che, in questi giorni, stanno mettendo pressione sul titolo e invitato l'istituto di credito a riacquistare autonomia finanziaria e operativa.
Mentre l'associazione dei piccoli azionisti ha chiesto che l'aumento di capitale annunciato per il prossimo mese di gennaio e che dovrebbe essere varato dall'assemblea di fine mese sia effettuato in tranche distinte. Se il management riuscirà a fare quanto previsto la banca avrà un "capitale ricostituito" e resterà una "grandissima impresa" senese con lo Stato fuori, ha detto il presidente Alessandro Profumo.
Mentre il presidente della Fondazione Mps, Antonella Mansi, ha ribadito in un'intervista che, in merito all'aumento, l'ente "voterà sì, ma nella prospettiva di realizzarlo a giugno". Mansi ha detto inoltre che punta a "un passaggio graduale e fluido" della partecipazione nella banca a nuovi proprietari e che sarà venduto "quello che sarà necessario per risolvere i problemi", aggiungendo che "il ruolo sociale della Fondazione prescinde da Mps".
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