Di Francesca Gerosa
Apertura in ribasso per le borse europee in attesa dei meeting della Bank of England e della Bce oggi e del dato chiave sull'occupazione Usa domani. "Continuiamo ad aspettarci un atteggiamento più aggressivo della Bce nel 2014", sottolineano gli economisti di Credit Agricole. "Oggi potrebbe esserci ancora nervosismo sul mercato anche se è probabile che gli scambi siano limitati in attesa dei dati sugli occupati Usa di domani".
Il mercato dà per scontato che l'istituto centrale manterrà all'attuale minimo storico dello 0,25% il tasso di riferimento, tagliato appena un mese fa. Tuttavia, nelle nuove proiezioni dello staff della Bce verranno ricercati eventuali segnali di una prolungata debolezza dei prezzi che potrebbe condurre la Banca centrale a una nuova azione nel 2014. In conferenza stampa, inoltre, Draghi potrebbe fornire indicazioni su eventuali nuove misure straordinarie sulla liquidità.
Dopo che anche Moody's ha migliorato da negativo a stabile l'outlook sul rating sovrano spagnolo, confermato a Baa3, citando il ribilanciamento dell'economia del Paese e il miglioramento delle sue prospettive di medio termine, proprio la Spagna oggi offre in asta bond al 2017 e al 2018 per un importo massimo di 3,5 miliardi: un'offerta che pesa anche sul comparto a 5 anni italiano dato che la Spagna ultimamente ha allargato in termini di spread risultando quindi più appetibile. In asta anche la Francia, che mette sul piatto fino a 4 miliardi di Oat aprile 2018, ottobre 2021 e ottobre 2027.
Nelle prime contrattazioni, lo spread tra Btp decennali e omologhi tedeschi è a 234 punti, contro i 234 punti della chiusura di ieri. Il rendimento è al 4,15%. Il differenziale Bonos/Bund segna 238 punti per un tasso del 4,19%. A Piazza Affari il Ftse Mib cede lo 0,34% a quota 18.249 punti, trascinato al ribasso da Luxottica (-1,04% a 36,16 euro), Mps (-1,38% a 0,1711 euro) e Telecom Italia (-2,19% a 0,67 euro).
Nel caso di Monte dei Paschi ieri la Fondazione Mps ha reso noto di non aver avviato alcuna cessione di azioni (possiede il 33,5% del capitale della banca) e che lo scorso mese è stata completata la cessione del Fresh 2008 per un controvalore complessivo di 95,2 milioni. L'ente ha anche comunicato di non avere preso ancora nessuna decisione in vista dell'assemblea della banca convocata a fine mese per deliberare sull'aumento di capitale e ha ribadito l'impegno a continuare ad accompagnare l'istituto senese nel suo cammino di rilancio e di non voler rinunciare al proprio ruolo di azionista storico. Secondo fonti di stampa la Fondazione Mos ha dato mandato al giurista Giorgio De Nova di rinegoziare il debito con le banche piuttosto che trovare un compratore per le quote nella banca.
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