Le borse europee aprono la seduta in leggera flessione, dopo le perdite di Wall Street e delle piazze asiatiche, a causa del rallentamento della crescita economica in Cina. Gli scambi si preannunciano contenuti nel giorno in cui negli Usa i mercati restano chiusi per la festività del Martin Luther KingDay.
Il pil cinese è cresciuto del 7,7% annuo nel quarto trimestre 2013, leggermente più di quanto atteso (+7,6%) ma meno del 7,8% del terzo trimestre sulla scia di una crescita più lenta degli investimenti. Su base congiunturale il quarto trimestre ha mostrato una crescita dell'1,8% contro il 2,2% dei tre mesi precedenti (le stime indicavano un +2%). Sull'intero 2013 la crescita del Paese è stata pari al 7,7%, uguale a quella del 2012.
Inoltre la produzione industriale cinese a dicembre ha segnato una crescita del 9,7% annuo, leggermente inferiore alle attese (+9,8%) e al + 10% di dicembre. Lieve frenata anche per le vendite al dettaglio: +13,6% annuo sempre a dicembre, dal 13,7% del mese precedente.
Lo spread tra Btp e Bund decennali riparte stamani da 205 punti base (tasso del 3,80%). A Piazza Affari, dove il Ftse Mib storna dello 0,21% a 19.926 punti, sono da monitorare le banche sia perché Banca d'Italia registra un qualche segnale di ritorno di interesse di capitali esteri sulle banche italiane che, in un contesto di recessione, prestano sempre meno denaro a imprese e famiglie, mentre sembra frenare il peggioramento della qualità del credito.
Sia perché la Bce ha chiesto alle banche che saranno sottoposte alla revisione della qualità degli attivi di inviare entro tre settimane informazioni dettagliate sui book di trading e sui modelli di rischio utilizzati. Secondo quanto riferito da alcune fonti, Francoforte avrebbe inviato i questionari alle autorità nazionali lo scorso 13 gennaio e attende le risposte entro il 31 del mese. A quanto pare la richiesta improvvisa della Bce avrebbe creato malumori tra le banche, chiamate a presentare i dati e la documentazione in tempi giudicati troppo stretti.
Sul listino milanese Unicredit segna un -0,42% a 5,92 euro e Intesa Sanpaolo un -0,51% a 1,94 euro. E se Mps passa di mano a quota 0,1869 euro (-0,32%), la Popolare di Milano arretra dello 0,56% a 0,53 euro. Come nelle attese, il consiglio di sorveglianza ha stabilito che Giuseppe Castagna sarà il consigliere delegato dell'istituto e Mario Anolli presidente del consiglio di gestione.
E' invece atteso oggi il closing dell'operazione Chrysler. L'ad di Fiat (-0,40% a 7,41 euro), Sergio Marchionne, ha detto che l'obiettivo per la Jeep è di vendere 1 milione di veicoli nel 2014 (+37%). Finmeccanica (-0,08% a 6,36 euro) ha completato la riapertura del bond gennaio 2021 per l'importo di 250 milioni di euro, al rendimento finale di 300 punti base sopra il tasso midswap.
Mentre il governo italiano e l'Unione europea sono al lavoro con le proprie diplomazie per scongiurare lo stop al cantiere per l'ampliamento del canale di Panama. Il consorzio del progetto panamense, di cui fa parte il gruppo Salini Impregilo (-0,29% a 4,82 euro), ha detto che non interromperà immediatamente i lavori, come minacciato, ma non esclude di farlo più avanti.
Attenzione anche a Eni (-0,06% a 17,22 euro), per i nuovi disordini in Libia e perché la Repubblica del Congo vede un piccolo incremento di produzione quest'anno, e a Maire Tecnimont, in rialzo contro corrente del +2,36% a 1,86 euro dopo aver firmato degli accordi per due impianti di fertilizzanti in Russia per un valore complessivo delle attività di ingegneria di circa 30 milioni di euro.
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