I mercati europei partono in lieve rialzo nel giorno in cui prende il via il vertice annuale del World Economic Forum a Davos, in Svizzera, che si protrarrà fino a sabato. Per i leader politici ed economici mondiali la sfida è dare slancio alla ripresa globale: una ripresa i cui primi segnali sono evidenti dagli Stati Uniti all'Europa, ma al momento fragile e su cui gravano ancora incognite pesanti prima fra tutte quella degli eventuali contraccolpi della progressiva eliminazione dello stimolo monetario da parte della Federal Reserve.
Lo spread Btp/Bund, ieri risalito in chiusura a 209 punti base, sui massimi da circa una settimana, oggi scambia sullo stesso livello mentre il rendimento sul 10 anni italiano non si allontana troppo dalla soglia del 3,80% (3,83%). Il Tesoro spagnolo si prepara a collocare un nuovo titolo di Stato decennale via sindacato.
Madrid ha già affidato a un pool di banche il mandato per il lancio del bond che avrà scadenza 30 aprile 2024, da realizzarsi a breve in base alle condizioni di mercato. Intanto oggi sul primario arriva la Germania che offre in asta 4 miliardi di Schatz dicembre 2015, cedola zero. Nella precedente asta, di dicembre, il titolo fu collocato allo 0,21%.
A Piazza Affari, dove il Ftse Mib sale dello 0,60% a 20.116 punti, sono da monitorare le banche dopo che Standard & Poor's ha detto che quelle italiane avranno bisogno di accantonare tra 32 e 42 miliardi aggiuntivi da giugno 2013 a fine 2014, per ovviare al crescente peso delle sofferenze e che restano ancora vulnerabili alle potenziali pressioni derivanti dal merito di credito sovrano dell'Italia. I dati Abi mostrano che oltre un milione e 205.000 clienti che hanno un credito dalla banca sono classificati in sofferenza e di questi poco più di un milione fatica a restituire un prestito inferiore a 125.000 euro
Unicredit si apprezza dello 0,59% a 5,99 euro dopo che stamani Morgan Stanley ha alzato il target price da 7 a 7,6 euro, confermando il giudizio overweight, e Barclays da 4,5 a 6 euro (equalweight). Barclays è intervenuta anche su Intesa Sanpaolo (+2,10% a 1,99 euro) alzando il rating da underweight a equalweight e il target price da 1,3 a 2,1 euro.
Ieri Unicredit ha ceduto a due fondi gestiti da Mariner Investment Group titoli junior credit linked relativi a un portafoglio di prestiti in project finance erogati in Italia del valore di 910 milioni di euro. L'ad, Federico Ghizzoni, ha detto di vedere un crescente e graduale interesse da parte degli investitori a rilevare portafogli di crediti in Italia anche se nel brevissimo non vede operazioni per importi rilevanti.
Ghizzoni si è anche soffermato sulla qualità del credito della banca sostenendo che quelli problematici sono in fase di rallentamento da mesi e prevedendo che per la metà dell'anno il flusso si stabilizzi. Infine l'ad ha confermato che il target 2014 per quanto riguarda gli impieghi è superiore al 2013.
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