Nel 2013 la crescita del settore capital goods (beni di investimento) è stata trainata dall'espansione dei multipli borsistici, con i titoli GKN e Assa che ne hanno beneficiato di più, guadagnando rispettivamente il 58 e il 41%. Ma nel 2014, secondo gli specialisti di Societe Generale, i margini di rialzo si sono molto ridotti. Ecco tre società da comprare e altrettante da vendere.
I titoli più interessanti:
1) Legrand. Rating buy (comprare) per il gruppo che capitalizza 10,3 miliardi di euro, con prezzo obiettivo 47 euro, che considerando il rendimento della cedola implica un total return del 23%. Il titolo viene scambiato 17,3 volte gli utili 2014 e 14,9 quelli del 2015, mentre il rapporto ev/ebitda (valore d'impresa/reddito operativo lordo) di quest'anno è 11,6. Il potenziale di crescita dei margini reddituali e della ripresa del mercato finale non sono ancora scontati nelle quotazioni attuali.
2) Schneider. Giudizio positivo (comprare) anche per il gigante tedesco che capitalizza 35,9 miliardi di euro, con target price 73 euro, che considerando il rendimento della cedola implica un total return del 17%. Il processo di trasformazione che ha affrontato darà infatti esiti positivi, Il titolo viene scambiato 15 volte gli utili 2014 e 12,8 quelli del 2015, mentre il rapporto ev/ebitda (valore d'impresa/reddito operativo lordo) di quest'anno è 11,6.
3) SKF. Alla società svedese, che capitalizza 8,9 miliardi di euro, gli analisti hanno assegnato un prezzo obiettivo di 220 corone, che considerando il rendimento della cedola implica un total return del 31%. Il titolo viene scambiato 12,7 volte gli utili 2014 e 9,9 quelli del 2015, mentre il rapporto ev/ebitda (valore d'impresa/reddito operativo lordo) di quest'anno è 10.
I titoli da evitare:
1) Weir. Rating sell (vendere) per il gruppo inglese che secondo gli analisti è correttamente valutato 1.800 pence. Le ragioni del declassamento del titolo, che capitalizza 5,5 miliardi di euro, sono legate a un mix di fattori congiunturali e strutturali. Alle quotazioni attuali il titolo viene scambiato 15,4 volte gli utili 2014 e 14,8 quelli 2015, mentre il rapporto ev/ebitda (valore d'impresa/reddito operativo lordo) di quest'anno è 11,7.
2) Vallourec. Giudizio negativo anche sulla medium cap, che capitalizza 5 miliardi di euro (con target price 38 euro) perché continuerà a risentire negativamente di forti pressioni competitive. Il titolo tratta 15,5 volte gli utili 2013 e 11,5 quelli 2014, mentre il rapporto ev/ebitda (valore d'impresa/reddito operativo lordo) di quest'anno è 11.
3) Sandvik. La crescita degli utili della società, che capitalizza 12,7 miliardi di euro, è molto a rischio a causa dell'esposizione al settore minerario. Il titolo, che ha un prezzo obiettivo di 80 corone, viene scambiato 14,2 volte gli utili 2014 e 14,5 quelli 2015, mentre il rapporto ev/ebitda (valore d'impresa/reddito operativo lordo) di quest'anno è 11.
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