I mercati europei salgono con cautela in apertura dopo l'indebolimento dello yuan cinese per il secondo giorno consecutivo. Sul fronte macro l'indice di fiducia dei consumatori tedeschi a marzo ha toccato i massimi da sette anni, rafforzando la convinzione che quest'anno sarà la domanda interna a guidare la crescita della prima economia europea.
La società di ricerca Gfk stamane ha reso noto che il suo indice anticipatore della fiducia dei consumatori tedeschi, basato su un sondaggio tra circa 2.000 persone, è salito a 8,5 a marzo da 8,3 (dato rivisto al rialzo) del mese precedente. Si tratta della lettura più elevata dal gennaio 2007.
È da oggi in piena attività il governo Renzi che ieri ha ottenuto la fiducia anche alla Camera, con 378 voti favorevoli e 220 contrari. Stabile lo spread Btp/Bund a quota 193 punti (tasso al 3,59%). Oggi il Tesoro italiano offre 8,5 miliardi. Ieri in chiusura sul grey market il titolo dava un'indicazione di rendimento pari a 0,469%, ai nuovi minimi dall'introduzione dell'euro. Domani sarà il turno del medio lungo, con un'offerta compresa tra 7 e 9 miliardi, comprensiva del nuovo decennale, del 5 anni e di due Ccteu.
A Piazza Affari, dove il Ftse Mib spunta un progresso limitato dello 0,07% a 20.488 punti, Enel registra un rialzo dello 0,05% a 3,748 euro. La controllata spagnola Endesa ha accusato una contrazione dell'utile netto 2013 dell'8% a 1,88 miliardi di euro, un risultato comunque superiore alle attese del consenso a 1,74 miliardi. Endesa ha precisato che le riforme del settore elettrico spagnolo hanno avuto un impatto negativo di 933 milioni di euro sull'ebitda, sceso del 4% a 6,72 miliardi di euro contro i previsti 6,62 miliardi.
L'utile netto dell'intero 2013 è stato di 1,88 miliardi di euro, superiore alla stima del consenso che indicava 1,74 miliardi. Il totale della produzione di energia elettrica è stato di 132.427 Gwh, in calo del 6% sull'anno precedente. Tra l'altro, secondo fonti di stampa, il nuovo business plan di Enel, che sarà presentato il prossimo 12 marzo, confermerà cessioni per 4 miliardi quest'anno.
In frazionale rialzo le banche con Unicredit che passa di mano a quota 5,93 euro (+0,51%). Stando ad alcune fonti, il piano strategico della banca al 2018, che sarà presentato l'11 marzo, verterà su tre assi: imprese, gestione ottimale dei crediti deteriorati e multicanalità per la clientela retail. Mentre è stato iscritto presso il registro delle imprese di Verona, il progetto di fusione per in corporazione nel Banco Popolare (+1,27% a 1,518 euro) di Creberg e di Banca Italease.
Si chiuderà invece il 15 marzo, secondo alcune fonti finanziarie, la dataroom per la vendita di Banca Etruria (+0,76% a 0,73 euro). Al momento la gara è ristretta fra la Popolare di Vicenza e la Popolare Emilia Romagna (+0,37% a 8,19 euro). Quanto a Mps (-0,17% a 0,181 euro) ci sono ancora due settimane, poi l'ingresso dello Stato nel capitale della banca senese diventerà un'ipotesi concreta. La città di Siena preferisce la nazionalizzazione all'arrivo dei nuovi soci nella banca. La Fondazione che detiene il 33,5% del capitale dell'istituto non è ancora riuscita a trovare un compratore per gran parte della sua quota.
Il presidente, Alessandro Profumo, avrebbe formalizzato qualche giorno fa ad Alberto Santa Maria, docente di diritto commerciale alla Statale, l'incarico di impugnare la delibera dell'assemblea del 27 dicembre scorso ed eventualmente chiedere i danni, quando la Fondazione bocciò la proposta di procedere all'aumento da 3 miliardi di euro entro gennaio, rinviando l'operazione a fine maggio.
Attenzione anche a Banca Carige (sulla parità a quota 0,412 euro), che ha convocato per oggi un cda per esaminare la richiesta della Fondazione di rinviare a giugno l'aumento di capitale fino a 800 milioni, e a Bpm (+1,39% a 0,5475 euro) perché ci sarebbero passi avanti sulla riforma della governance della popolare da mettere sulla rampa di lancio nel cda dell'11 marzo che approverà il piano industriale e il bilancio 2013. Intanto sul fronte dell'aumento, sarà quasi certamente allargato il consorzio di collocamento e di garanzia.
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