Borse europee, attesa apertura in calo per la crisi ucraina

Written By Unknown on Senin, 03 Maret 2014 | 15.11

Prevista un avvio di seduta in ribasso per le Borse europee, mentre Bund e Gilt saranno in rialzo in scia ai timori per il peggioramento della situazione in Ucraina. Il Ftse Mib dovrebbe segnare un -1,8% e il Dax tedesco un -1,5%.

"C'è nervosismo per le vicende in Ucraina", osserva Yousef Abbasi, market strategist di JonesTrading Institutional Services a New York, aggiungendo che "l'incertezza innescherà prese di profitto" sull'azionario. Non a caso l'oro è in rialzo a 1.343 dollari e si assiste a un ripresa delle valute rifugio come il franco svizzero.

Ma molti esperti ritengono che la crisi ucraina avrà un impatto limitato sui mercati globali. "Questa è una questione geopolitica molto significativa, ma ci aspettiamo che l'effetto sui mercati finanziari sia limitato e di breve durata", precisa Marc Chandler, currency strategist di Brown Brothers Harriman & Co.

Tra i titoli di Piazza Affari riflettori puntati su Banco Popolare. Secondo la stampa Hines Italia potrebbe essere interessata agli immobili del gruppo. E' stato inoltre approvato l'aumento di capitale che potrà procedere secondo i tempi fissati, che prevedono l'avvio della sottoscrizione il 31 marzo e la chiusura il 17 aprile. La ricapitalizzazione è già garantita da un consorzio di banche.

Da seguire anche Intesa Sanpaolo e Unicredit. Secondo la stampa il progetto di bad bank tra i due gruppi non sarebbe allo studio e i tempi di attuazione potrebbero essere più lunghi di quelli ipotizzati in passato dalla stampa.

Attenzione alla Popolare Sondrio che ha annunciato una ricapitalizzazione da 350 mln. Il cda dell'istituto valtellinese ha infatti approvato a sorpresa, nel corso di una riunione tenutasi venerdì, il progetto di aumento del capitale sociale in forma mista.

Occhi puntati poi su Finmeccanica, con la stampa che riporta l'attenzione sull'interesse di diversi gruppi per l'acquisizione di Ansaldo Breda e Ansaldo Sts. Inoltre, si incrementano le indiscrezioni già emerse la scorsa settimana sulla perdita di 500 mln euro per Ansaldo Breda. Mediobanca Securities ha alzato sul titolo il target price da 3,8 a 4,6 euro, confermando il rating underperform.

Da monitorare Sorgenia. Il vertice decisivo, alla presenza degli amministratori delegati degli istituti principali (Mps, Unicredit, Banca Imi, Banco Popolare, Bpm, Ubi) insieme con i vertici di Sorgenia sui 600 mln di debito in eccesso, è stato fissato per oggi a Milano. Attenzione infine ad Hera, con Mediobanca Securities che ha avviato sul titolo la copertura con raccomandazione outperform.

Intanto i ministri degli Esteri dell'Unione europea si incontreranno oggi per un meeting d'emergenza. Ieri gli Usa e gli alleati europei hanno promesso di isolare il presidente russo, Vladimir Putin, e di punire l'economia del Paese, chiedendo che l'occupazione in Crimea venisse terminata. Washington ha iniziato a cancellare gli accordi economici e le iniziative commerciali con Mosca, mentre il G7, in un comunicato, ha ribadito il supporto al nuovo Governo di Kiev e ha detto che il Fondo monetario internazionale provvederà alle necessità economiche immediate del Paese.

I flussi verso le valute rifugio come lo yen, il franco svizzero, la sterlina e l'euro hanno caratterizzato gli scambi in Asia, con gli operatori che stanno valutando i rischi delle crescenti tensioni militari tra Ucraina e Russia. Sean Callow, currency strategist di Westpac, afferma che la situazione è grave, ma le conseguenze finanziarie non sembrano essere consistenti. L'esperto aggiunge che se Usa e Germania non riusciranno a minacciare altro se non la mancata partecipazione al G8 o qualche sanzione finanziaria, allora "la maggior parte degli investitori riterrà che gli sviluppi avranno un impatto globale limitato".

 Lo yen sta beneficiando dello status di divisa rifugio grazie alle preoccupazioni geopolitiche, osserva Raiko Shareef, strategist di Bnz Fx. L'esperto si aspetta che gli scambi continuino a essere dominati dalle notizie sull'Ucraina e che gli asset rischiosi vengano penalizzati. Sul fronte dati, il Pmi manifatturiero cinese reso noto sabato è sceso sui minimi da 8 mesi a febbraio a 50,2 punti. Il Pmi non manifatturiero dello stesso mese è però salito a 55 punti. Il Pmi Hsbc definitivo è rimasto sotto i 50 punti a 48,5.

Intanto Bund e Gilt sono attesi in rialzo, con gli investitori che attendono gli sviluppi in Ucraina e i prossimi dati macroeconomici. Il report sull'inflazione dell'Eurozona di venerdì ha sorpreso al rialzo a +0,8% a/a a febbraio. Gli economisti temevano segnali verso la deflazione. Dopo il dato gli economisti hanno detto che il presidente della Bce, Mario Draghi, ora subisce meno pressioni per un taglio dei tassi. Il meeting mensile si terrà giovedì. Oggi sarà reso noto l'indice Pmi manifatturiero dell'Eurozona relativo al mese di febbraio (definitivo, consenso a 53 punti).

Tra i dati macroeconomi di oggi, attesi il Pmi manufatturiero italiano (ore 9.45), il Pil annuale 2013 italiano (10.00), i Pmi di Franci, Germania e area euro di febbraio (9.50). Dagli Usa invece arriveranno i numeri sul redditoe la spesa  delle famiglie a gennaio(14.30) e l'Ism manufatturiero (16.00).

Alle 15.00 prevista un'audizione del presidente della Bce Mario Draghi presso il Parlamento europeo. 


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