Il Ftse Mib prende fiato, Prysmian sotto pressione

Written By Unknown on Jumat, 09 Mei 2014 | 15.12

Le borse europee prendono fiato dopo i rialzi di ieri con la Bce che ha preannunciato possibili mosse per stimolare l'economia alla prossima riunione di giugno. Stamane Standard & Poor's ha migliorato da negativo a stabile l'outlook sul rating sovrano del Portogallo, che rimane confermato al livello BB.

Così è in ulteriore discesa lo spread, con il differenziale tra i Btp e i Bund decennali che si è portato a 144 punti base rispetto ai 149 della chiusura di ieri. Il rendimento del Btp a 10 anni è sceso al 2,90%. Per gli esperti di Rbs l'Eurotower probabilmente interverrà sull'intero corridoio dei tassi. Nello specifico, il tasso sui depositi dovrebbe essere portato in negativo. Rbs mantiene il target sullo spread di Spagna e Italia a 100 punti base. L'obiettivo verrà raggiunto quando il rendimento dei titoli decennali scenderà al 2,5%.

A Piazza Affari l'indice Ftse Mib storna dello 0,15% a quota 21.696 punti. A spingere al ribasso l'indice delle blue chip sono soprattutto tre titoli di società che hanno pubblicato ieri i conti trimestrali: Cnh Industrial lascia sul terreno l'1,33% a 8,14 euro, Gtech l'1,47% a 21,39 euro e soprattutto Prysmian il 3,82% scivolando a quota 16,35 euro.

L'ex Pirelli cavi ha chiuso il primo trimestre con un ebitda adjusted di 78 milioni di euro (-31,7%) su ricavi per 1,579 miliardi di euro (+3,2%). L'utile netto adjusted è sceso del 69,2% a 12 milioni di euro. La società ha previsto per l'intero 2014 un ebitda adjusted compreso tra 530 e 580 milioni di euro quando il consenso si aspetta 630 milioni. L'indicazione è penalizzata dal ritardo nell'esecuzione del contratto Western Link in Gran Bretagna, dove sono nati problemi nella realizzazione di un cavo sottomarino.

Problemi che al momento Prysmian non ha ancora risolto, ma che hanno pesato per 37 milioni di euro nel primo trimestre e peseranno per 70 milioni nell'intero esercizio. "Quello annunciato da Prysmian è di fatto un profit warning sui risultati 2014. Le nostre stime di ebitda adjusted per l'intero anno erano collocate oltre i 640 milioni di euro. Anche i dati del primo trimestre sono risultati inferiori alle attese", ha avvertito stamani un analista di una sim milanese, citando, tra l'altro, le indiscrezioni di stampa circa un possibile interesse di Prysmian per Nexans, alla sola condizione che un'eventuale offerta sia considerata "amichevole" dal governo francese.

"Noi vediamo di difficile attuazione tale ipotesi. Tra l'altro ci sarebbero problemi di antitrust nel settore cavi sottomarini", ha aggiunto l'esperto della sim, confermando la visione cauta sul titolo (raccomandazione neutral). Mentre Bank of America Merrill Lynch ha ridotto il target price da 20 a 18,5 euro, confermando buy, e Natixis da 19 a 17 euro (rating neutral). Banca Imi ha invece messo in revisione rating (hold) e target price (a 19 euro).

Più severi JP Morgan, che ha tagliato il rating da overweight a neutral e il prezzo obiettivo da 20,5 a 18 euro, Mediobanca Securities, che ha abbassato la raccomandazione da outperform a neutral con un target price rivisto da 19,9 a 16,8 euro, Kepler Cheuvreux che ha portato il rating da buy a hold e il target price da 20,8 a 18,5 euro ed Equita che ha ridotto la raccomandazione sempre da buy a hold (il target price passa da 21,2 euro a 19 euro), azzerando, tra l'altro, il peso del titolo nel suo portafoglio raccomandato.

In particolare, Equita ha abbassato le stime di ebitda ed utile per azione rettificati 2014-2016 in media del 7%/12%, azzerando la profittabilità del contratto Western Link in Gran Bretagna. "Le problematiche nella produzione del cavo saranno oggetto di approfondimento nei prossimi mesi e data l'incertezza non si escludono perdite ulteriori". Nonostante l'impatto quantitativo "sia gestibile", gli esperti ritengono che "il problema emerso possa mettere in discussione almeno nel breve l'ottimo track record della società nell'esecuzione dei progetti", hanno spiegato gli analisti di Equita.

I prossimi mesi saranno cruciali al fine di valutare se l'azienda può risolvere rapidamente questo problema tecnico in Uk. Se non ci riuscirà, gli analisti di Mediobanca Securities vedono i seguenti potenziali costi aggiuntivi: il margine dell'intero progetto, da completare a metà 2016, intorno a 130 milioni di euro. Questo potrebbe avere un impatto anche nel 2015-2016.

Se il cavo già consegnato presenta dei difetti, la società potrebbe decidere di ricostruire 140 chilometri di cavi. Supponendo che il costo del cavo rappresenta circa un terzo dei costi totali variabili, gli analisti di Mediobanca quantificano un costo di circa 30 milioni di euro. Mentre il ritardo nell'esecuzione potrebbe portare a una sanzione. "Il 10% del valore totale del contratto è un proxy ragionevole, a nostro avviso", hanno precisato gli analisti di Mediobanca che hanno tagliato le stime di eps 2014-2015 del 27%, stime che adesso scontano tutti i potenziali costi aggiuntivi citati sopra.

L'ebitda rettificato di quest'anno ora è visto a 529 milioni di euro, vicino alla fascia bassa della nuova guidance. "Il rischio principale di downside che vediamo è che, dopo il test tecnico, la società possa riconoscere costi aggiuntivi che potrebbero superare i ricavi della commessa. Diversamente dai suoi principali concorrenti, abbiamo sempre considerato Prysmian un esecutore molto affidabile per la produzione di cavi sottomarini, purtroppo l'esecuzione di questo progetto problematico affievolisce il forte track record costruito dal gruppo negli ultimi anni". Da qui il downgrade di Mediobanca a neutral.


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