Le frequenze digitali spingono TI Media

Written By Unknown on Senin, 23 Juni 2014 | 15.12

Sul listino milanese spicca il +4,03% a quota 1,393 euro di Telecom Italia Media in scia alle indiscrezioni secondo cui a fine maggio avrebbe raggiunto con Sky Italia un accordo sul digitale terrestre. Dopo il lancio di Cielo, canale televisivo free-to-air sulla piattaforma DTT, Sky Italia sarebbe infatti ancora essere interessata ad affittare frequenze digitali da TI Media e quindi avrebbe affittato cinque canali della controllata TIMB a un prezzo annuo di 20 milioni di euro (4 milioni di euro per canale).

Gli analisti di Kepler Cheuvreux ritengono che i tempi siano strettamente correlati all'esito della trattativa per l'assegnazione di diritti tv della serie A per le stagioni 2015-2018 (oggi si riunisce l'assemblea della Lega Serie A e a quanto pare Sky ha presentato le offerte più alte sia per il satellite e per le piattaforme DTT, oltre 750 milioni di euro) e alla necessità di Sky Italia di lanciare nuovi canali sulla piattaforma digitale terrestre, dove non è attualmente presente.

"Tale accordo dovrebbe sostituire il contratto di LA7 e La7d con Cairo Communication che scadrà nel 2016 e potrebbe sostenere la domanda di frequenze digitali in Italia dopo la recente mancanza di interesse per l'assegnazione delle frequenze DTT dal Ministero italiano dello Sviluppo Economico (solo Cairo ha presentato un'offerta, ndr) e generare 6-7 milioni di euro di ricavi aggiuntivi", sostengono gli analisti di Kepler Cheuvreux che comunque sul titolo Telecom Italia Media mantengono un rating reduce e un prezzo obiettivo a 0,80 euro.

Per gli esperti di Equita con questa mossa Sky vuole dimostrare la propria capacità di trasmettere anche sul digitale nel caso ottenesse il pacchetto B dei diritti del calcio. "La notizia per TI Media e l'Espresso, che dovrebbero chiudere entro il 30 giugno l'accordo per creare una joint venture con 5 multiplex nel digitale, sarebbe positiva in quanto aumenterebbero le probabilità di ingresso di un socio finanziario. Se Sky non dovesse ottenere il pacchetto B dei diritti del calcio ci pare meno probabile il lancio di un servizio pay sul digitale perché rischierebbe di danneggiare la sua offerta sul satellite", precisano gli analisti della sim.

Lo scorso 10 aprile TI Media e L'Espresso hanno infatti finalmente approvato l'integrazione (originariamente annunciata a ottobre 2013) dei loro, rispettivamente, tre e due multiplex digitali in una newco in cui controllano il 70% e il 30%. Questa nuova società genererà circa 100 milioni di euro di fatturato annuo, con un ebitda che gli analisti di Banca Akros stimano intorno a 35 milioni di euro, escluse le potenziali sinergie.

TI Media si è riservata la possibilità di acquistare il diritto di utilizzo di una delle cinque frequenze controllate da questa nuova società. L'accordo dovrebbe essere concluso alla fine di questo mese e, una volta completata l'integrazione, inizierà il processo di vendita.


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