Piazza Affari apre in calo, l'attenzione torna all'Ucraina

Written By Unknown on Rabu, 23 Juli 2014 | 15.12

Piazza Affari avvia la seduta in calo dello 0,5% a 20.768 punti dopo i progressi della vigilia. Oggi l'attenzione degli investitori si concentrerà sulle minute della Boe, mentre nel pomeriggio il focus sarà sulla fiducia dei consumatori nella zona Euro e sull'indice settimanale richieste mutui negli Stati Uniti.

Nel frattempo, la fiducia delle imprese francesi nel mese di luglio si è attestata a 97 punti, rimanendo invariata da giugno ma sotto le attese di 98 punti. Tuttavia, l'assenza di dati macroeconomici di rilevo potrebbe anche portare gli operatori a guardare le vicende geopolitiche.

Nella riunione di ieri tra i ministri degli Esteri dei Paesi dell'Unione europea si è deciso di accelerare la preparazione delle misure contro la Russia concordate la scorsa settimana dai capi di Stato e di governo, e già giovedì si dovrebbe procedere con l'estensione della lista di personalità ed enti russi considerati responsabili per la destabilizzazione dell'Ucraina orientale e che hanno beneficiato dell'annessione della Crimea.

Sul tavolo è stata inoltre posta l'ipotesi di interventi che andranno a colpire il settore della difesa, dell'energia, il comparto finanziario e i beni ad alta tecnologia. L'eventuale stretta sulla Russia potrebbe essere evitata nel caso il Cremlino dimostri di voler collaborare nell'inchiesta sull'incidente aereo. In ogni caso, a risentire maggiormente delle sanzioni sarebbe la Germania, che importa un terzo del proprio gas e petrolio dalla Federazione e conta per circa un terzo delle esportazioni europee in Russia.

Sul fronte del Medio Oriente proseguono gli scontri e il premier palestinese, Rami Hamdallah, durante il suo incontro con il segretario generale dell'Onu, Ban Ki-moon, ha detto che un accordo di cessate-il-fuoco deve prevedere la revoca del blocco economico imposto da Israele alla Striscia di Gaza.

Nel resto d'Europa Francoforte apre in calo dello 0,07%, Londra dello 0,31%, Parigi dello 0,29% e Madrid dello 0,37%, mentre il cross euro/dollaro è a quota 1,3463. Lo spread tra Btp e Bund riparte da 162 punti base e il redimento del decennale domestico è pari al 2,78%.

Sul principale listino milanese le banche sono in calo dopo i primi scambi e Banco Popolare cede lo 0,68%, Bper lo 0,62%, Bpm lo 0,33%, Intesa Sanpaolo lo 0,27%, Ubi Banca lo 0,84%, Mediobanca lo 0,58% e Unicredit lo 0,43%. Solo Mps sale dello 0,23% a 1,313 euro, mentre Banca Generali sale dello 0,15% a 19,95 euro dopo il dato di Assogestioni sulla raccolta di fondi da parte del comparto del risparmio gestito, con il settore che a giugno ha avuto sottoscrizioni per 13,8 miliardi di euro.

Occhi su Stm che apre in calo del 2,22% dopo i conti del primo semestre dell'anno. L'utile netto è stato di 14 milioni di dollari, contro la perdita di 469 milioni dell'analogo periodo del 2013, mentre i ricavi netti semestrali si sono attestati a 3,689 miliardi (4,055 miliardi lo scorso anno) e il margine lordo a 1,233 miliardi (da 1,3 miliardi). Quanto alla posizione finanziaria netta del gruppo, al 28 giugno si è attestata a 423 milioni, a fronte degli 809 milioni dello stesso periodo del 2013 e dei 612 milioni di fine marzo.

Per il terzo trimestre dell'anno Stm si attende un incremento dei ricavi intorno al 3% trimestre su trimestre, mentre il margine lordo dovrebbe attestarsi intorno al 34,4%. "I conti del secondo trimestre sono stati sostanzialmente in linea con le attese, con un margine lordo migliore delle nostre stime e un utile netto che è stato penalizzato da oneri di ristrutturazione. La guidance sul terzo trimestre è cauta e sotto le nostre previsioni sui ricavi, mentre sul margine lordo è in linea", ha commentato un analista.

Oggi toccherà a Amplifon (-0,5% a 4,358 euro ) e L'Espresso (+1,16% a 1,216 euro) a alzare il velo sui conti semestrali. Focus anche su Mediaset (-0,26% a 3,124 euro) in scia alle positive indicazioni sulla raccolta della controllata Mediaset Espana.

Tra gli indutriale, Fiat sale dello 0,13% a 7,68 euro dopo che ieri ha firmato un accordo con Renault per la fornitura di un veicolo commerciale leggero basato su una piattaforma realizzata da  Renault. Occhi puntati, infine, su Atlantia (-0,39% a 20,30 euro) con il gruppo che si è prequalificato per la gestione dell'aeroporto di Santiago del Cile.


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