Piazza Affari, dopo avere aperto in calo dello 0,3% a 21.191 punti, ha subito invertito la rotta salendo dello 0,11% a 21.279 punti. Il sentiment resta fragile e sullo sfondo restano le tensioni geopolitiche in Ucraina e Medio Oriente. Oggi i funzionari dell'Unione europea continueranno le discussioni sulle sanzioni da applicare alla Russia, mentre ieri la lista delle persone ed entità ritenute responsabili della crisi in Ucraina e colpite dalle misure restrittive europee (blocco dei beni e dei viaggi) si è allungata a 87 persone e 20 entità.
Ma la novità è l'allargamento della base legale che permette di colpire anche quelle persone e società che sostengono attivamente o beneficiano della decisione russa di annettere la Crimea e di destabilizzare l'Ucraina. Le nuove sanzioni entreranno in vigore oggi pomeriggio, con la pubblicazione della lista dei nuovi sanzionati sulla gazzetta ufficiale Ue, mentre continuerà fra i 28 la discussione sul nuovo e più pesante pacchetto di sanzioni economiche sui settori sensibili.
Dopo il bombardamento di ieri della scuola gestita dall'Onu a Beit Hanun, nel nord della Striscia di Gaza, che ha causato la morte di almeno 17 persone, il segretario di Stato americano, John Kerry, ha offerto una nuova proposta di tregua a Israele e Hamas. Kerry vorrebbe si arrivasse a un cessate-il-fuoco temporaneo, a partire da domenica, durante il quale l'esercito israeliano rimarrebbe all'interno della Striscia di Gaza per continuare a localizzare e distruggere i tunnel.
Durante il cessate-il-fuoco, Israele e Hamas dovrebbero sedersi a un tavolo negoziale per definire un'ipotesi di intesa più ampia, con la mediazione dell'Egitto. Al tavolo parteciperebbe anche l'Autorità palestinese. Usa, Onu e Ue farebbero da garanti per le parti in modo che tutti vedano riconosciuti i propri interessi: per Israele, il disarmo di Hamas e lo smantellamento dei tunnel, e per il movimento islamista la fine del blocco di Gaza.
L'attenzione degli investitori sarà anche rivolta ai dati macroeconomici in agenda, tra cui l'indice Ifo di luglio e gli ordini di beni durevoli di giugno degli Stati Uniti. Nel resto d'Europa Francoforte cede lo 0,28%, Parigi lo 0,54% e Londra lo 0,22%, mentre Madrid sale dello 0,3%. Il cross euro/dollari è a quota 1,3473.
Lo spread tra Btp e Bund riparte da 155 punti base e il rendimento del decennale domestico è al 2,73%. Secondo quanto affermato dallo strategist di Ig, Stan Shamu, la minaccia maggiore per la propensione al rischio è la notizia che il gruppo finanziario portoghese Espirito Santo ha chiesto la protezione dai creditori. "Anche se non rappresenta la maggiore minaccia per il settore finanziario, potrebbe essere usata come scusa per prendere profitti nel breve termine", ha detto.
A Piazza Affari Banco Popolare dopo i primi scambi perde lo 0,32%, Bpm lo 0,84 %, Ubi Banca sale dello 0,08%, Intesa Sanpaolo dello 0,17%, Unicredit dello 0,08%, Mediobanca è piatta a 7,05 euro, Bper sale dello 0,3% e Mps guadagna il 2,81% in scia all'upgrade di Jp Morgan a neutral.
Banca Carige sale del 2,34% a 0,1531 euro dopo che il consiglio di amministrazione ha esaminato le offerte pervenute in esito al processo di cessione delle partecipazioni detenute nel capitale di Carige Assicurazioni e Carige Vita Nuova, e in seguito alla valutazione delle diverse offerte ha deliberato di avviare una fase di negoziazione in esclusiva con Apollo Management.
Occhi puntati sul settore dei media dopo che British Sky Broadcasting Group ha raggiunto un accordo per acquistare Sky Italia e la quota di 21st Century Fox in Sky Germania. L'operatore inglese acquisterà la quota del 57,4% in Sky Germania da 21st Century Fox, oltre alla totalità di Sky Italia. Un accordo da 4,9 miliardi di sterine che porterà alla creazione di un colosso europeo delle pay tv.
In particolare, Mediaset cede lo 0,61% a 3,266 euro dopo che Mediaset Espana ha acquisito da Promotora de Informaciones (Prisa) 34.583.221 azioni proprie, pari all'8,5% del capitale. L'acquisto è stato effettuato al prezzo di 8,892 euro per azione, con uno sconto del 2,5% rispetto ai 9,12 euro dei valori registrati sulla Borsa di Madrid alla chiusura delle contrattazioni. Per rilevare l'8,5% del proprio capitale, Mediaset Espana ha corrisposto nel complesso a Prisa 307.514.001,13 euro.
Infine, Eni è in calo dello 0,6% a 19,9 euro dopo che come anticipato da MF-Milano Finanza la giustizia brasiliana ha negato l'assegnazione dei diritti di esplorazione petrolifera di un blocco off-shore al largo delle coste sudamericane per il quale nel 2006 aveva presentato un'offerta pari a 142,3 milioni di dollari, risultata la più alta.
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