Le borse europee aprono la seduta in rialzo. Ieri la Commissione europea ha ridotto le previsioni di crescita per la zona euro nei prossimi anni, spingendo gli investitori a scommettere sulla possibilità che la Bce possa considerare nuove azioni per stimolare l'economia. Wall Street ieri è scesa coi repubblicani che hanno vinto le elezioni di mid-term, prendendo il controllo del Senato. Un duro colpo per il presidente, Barack Obama, agli ultimi due anni di mandato, che vede diminuire il suo peso politico e sarà costretto a ridurre la propria agenda legislativa.
Mentre oggi Tokyo ha raggiunto i massimi da sette anni nonostante il calo del Pmi servizi cinese a ottobre che, pur mantenendosi in espansione, ha registrato il minimo dei tre mesi a 52,9, secondo il dato elaborato a cura di Hsbc/Markit. Il sottoindice relativo ai nuovi ordini è sceso a 53,2. A settembre l'indice generale si era attestato a 53,5.
Stamani è atteso l'indice Pmi servizi di ottobre di Italia, Francia, Germania, Spagna e Zona euro. Per l'Italia le attese sono di un dato ancora in contrazione, al di sotto di 50, a 49,2. Per la zona euro si attende un indice in espansione a 52,4. Intanto, in una seduta che vedrà da parte della Bundesbank l'offerta di Bobl (il titolo a 5 anni sarà posto in asta per 4 miliardi di euro), lo spread tra Btp decennali e omologhi tedeschi sale a 163 dai 162 punti della chiusura di ieri. Il rendimento è al 2,45%. Il differenziale Bonos/Bund segna 137 punti per un tasso del 2,19%.
Sul mercato si attendono inoltre i possibili effetti delle indiscrezioni circa i dissensi interni alla Bce sulla linea del governatore, Mario Draghi. L'irritazione tra i banchieri centrali rischia di compromettere la possibilità di un'azione politica più forte nei prossimi mesi, inclusa l'ipotesi di quantitative easing. Dal punto di vista macroeconomico, una certa attenzione verrà riservata al dato Adp in Usa sul comparto privato.
A Piazza Affari comunque l'indice Ftse Mib sale dello 0,44% a 19.018 punti. Oggi si riunisce il cda di Mps (+3,15% a 0,6705 euro) sul capital plan. Il nuovo aumento di capitale, dopo quello da 5 miliardi di euro di luglio, dovrebbe essere fino a un massimo di 2,5 miliardi di euro. La Consob sta intanto esaminando il comunicato sull'offerta di Nit Holdings per verificare se possa aver avuto lo scopo di alterare il corso del titolo Mps. Mentre ieri Santander ha detto di non aver alcun interesse per la banca senese.
Quanto al balzo di ieri e di oggi (+1,09% a 0,0744 euro) di Banca Carige, secondo alcune fonti è da attribuire a un testa a testa Malacalza-Bonomi per un coinvolgimento nella ricapitalizzazione dell'istituto. Nel corso di una conference call con gli analisti, François Perol, numero uno di Bpce (che controlla il 9,9% del capitale della banca ligure), ha detto che non è ancora stata presa alcuna decisione sull'aumento di capitale.
Invece Ubi Banca (+0,42% a 5,91 euro) ha collocato un'obbligazione garantita da un miliardo di euro, scadenza febbraio 2025, con ordini che in chiusura dell'offerta hanno superato la cifra di 3 miliardi. La Bce ha partecipato alla sottoscrizione.
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