Financière de l’Echiquier, sette idee per il 2015

Written By Unknown on Jumat, 19 Desember 2014 | 15.12

Gli investitori navigano a vista sui mercati e per molti operatori le turbolenze e i ribassi degli ultimi mesi non possono essere attribuiti esclusivamente a fattori geopolitici, ma sono un segnale anticipatore del peggioramento della congiuntura economica europea. Come comportarsi nei prossimi mesi? Ecco i consigli dei gestori del fondo Arty di Financière de l'Echiquier (7,8 miliardi di euro di masse gestite).

1) Le sorprese di fine anno. Sebbene l'economia del Vecchio Continente sia ancora debole, i risultati aziendali dell'ultimo trimestre potrebbero riservare qualche bella sorpresa, grazie all'impatto positivo sulle società europee del basso rapporto fra euro e dollaro (sceso da 1.35 a 1.24) e del calo del prezzo delle commodities.

2) I titoli ciclici. Anche in uno scenario debole è possibile individuare interessanti opportunità d'investimento. Per esempio tra le società europee esposte alla crescita globale, come SAB Miller o Daimler , che beneficiano di un elevato livello dei consumi in aree dalla dinamica più solida come Usa e mercati emergenti.

3) I rendimenti delle cedole. Un altro fattore che può garantire buone performance nel lungo termine è il dividend yield. Per questo il portafoglio di Arty è investito pesantemente in aziende che offrono alti dividendi, come la utility francese Gdf Suez . Il dividend yield medio nel portafoglio Arty è 3,4%, non molto elevato in termini assoluti, ma un valido risultato se confrontato con i rendimenti offerti dal mercato dei corporate bond.

4) Petroliferi e finanziari. A livello settoriale nei prossimi mesi le opportunità potranno arrivare dal petrolifero e dal finanziario. Per quanto riguarda il primo, la stabilizzazione dopo i forti ribassi del prezzo del petrolio suggerisce che potrebbe essere opportuno tornare a investire nelle aziende di questo comparto. I titoli finanziari, a causa delle basse valorizzazioni, sono interessanti ma anche volatili. Gli stress test, pur tranquillizzando i mercati, non hanno fornito particolari novità e il netto miglioramento dei ratio patrimoniali delle banche europee dovrebbe trainare le performance titoli azionari.

5) Gli high yield. Negli ultimi due anni i titoli high yield hanno avuto un grande successo fra gli investitori, ma nell'insieme il loro profilo rischio/rendimento non è più adeguato, in particolare per quanto riguarda le scadenze più lunghe (da 5 a 7 anni). E' meglio quindi ridurre l'esposizione, anche se in un contesto di tassi bassi restano un elemento indispensabile per una asset allocation equilibrata.

6) I corporate bond europei. Il consiglio è di operare in maniera selettiva, puntando sulle aree più promettenti del comparto. In particolare su emittenti europei con rating compreso tra BB e B dei settori finanziario, telecom e automotive. Per esempio il produttore spagnolo di autoricambi Gestamp, non molto liquido ma con prospettive interessanti, e i finanziari Intesa , Bpce e Scor.

7) Bond subordinati ed emissioni senior. Considerata la congiuntura europea, nei prossimi mesi vanno evitate le emissioni poco liquide e i titoli high yield industriali, per dare maggiore spazio ai finanziari più liquidi,dove è possibile investire, scegliendo fra bond subordinati ed emissioni senior. Come alcune banche francesi (Societe Generale ), mentre in Italia ci sono opportunità interessanti nel settore auto (Fiat ) e tlc (Telecom Italia ).


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