Borse europee in ribasso in avvio in scia all'ennesimo calo del prezzo del petrolio e dopo che la Banca mondiale ha tagliato le sue stime sulla crescita del pil globale nel 2015. Secondo l'istituto l'economia mondiale quest'anno crescerà solo del 3%, meno del +3,4% previsto a giugno. Nel 2016 il pil globale salirà a +3,3% contro il +3,5% stimato a giugno e nel 2017 è prevista una frenata a +3,2%.
"L'economia mondiale", ha commentato il capo economista della Banca mondiale, Kaushik Basu, "è in una congiuntura sconcertante. E' un momento difficile per le previsioni. L'economia mondiale viaggia con un unico motore, quello americano". La Banca mondiale prevede prezzi del petrolio bassi anche quest'anno. Stamani i future sul light crude Wti scendono di 63 centesimi a 45,23 dollari, mentre sul Brent arretrano di 75 centesimi a 45,84 dollari.
Il cross euro/dollaro è in lieve rialzo a 1,18059 dopo il dato sull'inflazione in Francia che ha segnato un +0,1% mese su mese a dicembre (+0,1% anno su anno) e in attesa della diffusione del parere dell'Avvocatura generale della Corte europea di Giustizia sul programma Omt della Bce che "potrebbe causare un po' di volatilità", a detta degli analisti di Lloyds Bank. Il consenso degli economisti era per un dato sull'inflazione francese invariato sia su base mensile sia su base annuale. Alle 10.00 è previsto il dato definitivo sull'inflazione a dicembre in Italia (precedente invariata anno su anno; consenso: -0,1% anno su anno).
Invece alle 11.00 verrà pubblicato il dato sulla produzione industriale a novembre nell'eurozona (precedente: +0,1% mese su mese; consenso: invariata mese su mese). Per gli esperti di Nomura si confermerà invariata mese su mese in base ai dati di Germania (invariata mese su mese), Francia (-0,3% mese su mese), Spagna (-0,1% mese su mese) e Olanda (+1,5% mese su mese). Se la previsione sarà confermata, "il livello medio di output tra ottobre e novembre sarà dello 0,1% e segnalerà un contribuito solo marginale da parte del settore industriale alla crescita del pil del quarto trimestre", hanno previsto gli esperti.
Da tenere d'occhio le recenti turbolenze politiche in Grecia e le elezioni anticipate che per Moody's hanno aumentato il rischio di un'uscita del paese dalla area dell'euro; tuttavia "la probabilità di un'uscita della Grecia è più bassa rispetto al 2012, picco della crisi e rimane relativamente improbabile", secondo l'agenzia di rating per cui ci potrebbero essere implicazioni negative di credito per altri Paesi membri della moneta unica europea ma il rischio contagio è inferiore rispetto al 2012.
Nelle prime contrattazioni, lo spread tra Btp decennali e omologhi tedeschi sale a quota 137, dopo aver chiuso ieri a 135 punti. Il tasso del decennale è pari all'1,83%. Il differenziale Bonos/Bund segna 121 punti per un tasso dell'1,67%. A Piazza Affari l'indice Ftse Mib cede l'1,23% a 18.478 punti, trascinato al ribasso anche oggi dai titoli oil: Eni 
(-2,37% a 13,58 euro), Saipem (-2,06% a 7,37 euro) e Tenaris (-2% a 11,25 euro).
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