Borse europee in marginale rialzo in apertura. Focus soprattutto sul settore bancario dopo che la spagnola Santander, la più grande banca dell'eurozona, ha registrato un utile in aumento del 70% nel quarto trimestre, trainato dall'attività creditizia, mentre sono calate le sofferenze.
Resta naturalmente sotto i riflettori la Grecia. Questo pomeriggio a Roma Renzi riceve Tsipras mentre in mattinata ci sarà l'incontro tra Padoan e il collega Varoufakis. Ieri da Londra il ministro delle Finanze greco, Varoufakis, ha spiegato che il nuovo governo greco intende lasciar cadere la richiesta di una cancellazione del debito proponendo, tra l'altro, uno "swap" ovvero uno scambio tra i bond attuali e nuovi governativi indicizzati alla crescita o obbligazioni perpetue.
Difficile anticipare se gli altri Paesi europei, in particolare la Germania, accetteranno questa proposta ellenica, comunque il ministro delle Finanze greco ha dichiarato di aspettarsi un accordo "entro brevissimo" sul bailout. Tra l'altro, oggi Juncker parlerà al Parlamento Ue sul semestre europeo e domani incontrerà Tsipras. Secondo quanto riportato nel fine settimana dal quotidiano Handelsblatt, Juncker starebbe lavorando per superare la figura degli ispettori della Troika per venire incontro alla richieste di Atene che vuole trattare direttamente con le autorità europee e il Fmi, invece di subire l'imposizione dall'alto delle politiche economiche da seguire.
In attesa del dato sui prezzi al consumo italiani a gennaio: le stime indicano un'inflazione a -0,3% tendenziale per quanto riguarda l'indice nazionale (dopo il dato piatto di dicembre) e a -0,4% per l'armonizzato (da -0,1%), l'incertezza sull'evoluzione della situazione greca continua ad alimentare qualche tensione sul mercato obbligazionario, pur in un contesto di relativa tranquillità, legata all'imminente partenza del QE (1 marzo).
Il rendimento del Btp decennale oggi riparte dall'1,56% e lo spread con il Bund da 124 punti base. Mentre per la prima volta il tasso del Bund tedesco a dieci anni è sceso sotto la pari scadenza giapponese: il rendimento dei titoli tedeschi a dieci anni in apertura è stabile allo 0,3%, mentre quello dell'analoga scadenza nipponica è salito di 7 punti base allo 0,36%, massimo da sei settimane, dopo una seduta nervosa in Asia.
A Piazza affari l'indice Ftse Mib segna un +0,62% a 20.612 punti. Ben impostata Fca (+1,53% a 11,92 euro) dopo che le immatricolazioni di auto in Italia sono salite del 10,9% a gennaio e il gruppo Fiat-Chrysler ha sovraperformato il mercato con un +11,4%. Acquisti anche su Pirelli & C. (+0,40% a 12,57 euro) e Prysmian (+0,61% a 16,51 euro). Con il prezzo del petrolio che continua a recuperare: il light crude di New York avanza di 61 centesimi a 50,18 dollari al barile, il Brent di Londra guadagna 84 centesimi a 55,59 dollari al barile, Eni sale dell'1,39% a 15,30 euro, Tenaris dell'1,72% a 13,04 euro e Saipem dell'1,12% a 8,54 euro anche se stamani Nomura ha tagliato il target price da 10 a 5,9 euro, ribadendo il rating reduce.
La stessa banca d'affari è intervenuta su Maire Tecnimont (+0,70% a 2,028 euro) abbssando il target price da 1,90 a 1,54 euro (neutral). Invece Telecom Italia si limita a un +0,40% a 1,013 euro mentre l'ad, Marco Patuano, in un'intervista a un giornale brasiliano ha spiegato che non è il momento opportuno per M&A in Brasile. Acquisizioni sono possibili ma in Europa, dove il gruppo ha in programma investimenti nella rete. In Italia TI si è fatta avanti per una quota di Metroweb.
Solo tre titoli viaggiano in territorio negativo: Moncler (-1,36% a 13,09 euro), Mps (-0,12% a 0,411 euro) e Generali , in calo dello 0,16% a 18,49 euro.
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