Sergio Mattarella è il dodicesimo Presidente della Repubblica Italiana, è stato eletto al quarto scrutinio sfiorando i due terzi dei consensi fra i 1009 grandi elettori. Ha preso, infatti, 665 voti, 159 più del quorum necessario di 505. Stringatissime le prime parole del nuovo Capo dello Stato, appena avuta la comunicazione ufficiale dell'elezione: "Il pensiero va soprattutto e anzitutto alle difficoltà e alle speranze dei nostri concittadini. E' sufficiente questo". Il giuramento avverrà martedì prossimo alle 10 davanti alle camere riunite nell'aula di Montecitorio. Come previsto hanno votato a favore di Mattarella anche i Grandi elettori del Ncd e dell'Udc, pur tra malumori interni. Forza Italia ha confermato la decisione giunta nella tarda serata di ieri di votare scheda bianca (perdendo però per strada qualche elettore). I grillini hanno insistito su Ferdinando Imposimato (127), mentre leghisti e Fratelli d'Italia hanno votato Vittorio Feltri (46).
Si conferma quindi la vittoria politica di Matteo Renzi, che è riuscito a tenere unito tutto il Pd, cancellando la disfatta del 2013, quando una lotta intestina al partito fagocitò tutti i candidati dell'allora segretario Pierluigi Bersani. Ma soprattutto Renzi ha raggiunto il risultato senza rompere la maggioranza politica che sostiene il suo governo. Angelino Alfano e tutto il Ncd sono confluiti su Mattarella, pur con malumori e rotture interne (si sono dimessi dagli incarichi per protesta il capogruppo dei senatori, Maurizio Sacconi e la portavoce Barbara Saltamartini). Dopo aver marciato affiancati con Silvio Berlusconi e Forza Italia, Alfano e i suoi non hanno retto alla pressione di gran parte dei propri parlamentari, soprattutto siciliani, e hanno deciso di votare il candidato proposto da Renzi, pur continuando a contestare il metodo seguito.
Anche Berlusconi, però ha dovuto cambiare posizione e così dalla decisione di non partecipare nemmeno al voto, ha virato poi sulla scheda bianca. Opzione però che ha permesso la conta dei voti, visto che nessun altra forza ha inserito nell'urna la scheda bianca, Il risultato è che invece di 142 voti senza indicazioni dalle urne ne sono usciti solo 105 (37 in meno), rendendo manifesta l'ampiezza della spaccatura interna.
Le tensioni dentro Forza Italia, del resto, non hanno tardato a manifestarsi anche pubblicamente. Alla senatrice Maria Rosaria Rossi, vicinissima a Berlusconi, non è riuscito di trattenere la rabbia e in mezzo ai giornalisti che la circondavano in Transatlantico si è sfogata: "Voi della stampa vi siete preoccupati così tanto del cerchio magico e non tenevate conto dei disastri che stava facendo il duo tragico…", aggiungendo che intendeva riferirsi a "quelli che hanno trattato con Renzi…", come dire Gianni Letta e Denis Verdini. Altri nel partito, invece, si sono preoccupati soprattutto di difendere il percorso di riunificazione del centrodestra, che esce comunque ammaccato da questo voto. E' il caso del capogruppo dei deputati forzisti, Renato Brunetta, che parlando della decisione di Alleanza Popolare (Ncd-Udc) si è detto dispiaciuto del cambio di linea, "possiamo in qualche maniera capirlo. Ciò non inficia in nessun modo il percorso che abbiamo iniziato per l'unità del centrodestra, anche perché solo uniti si può competere con il centrosinistra".
Segnali distensivi da Forza Italia arrivano nel frattempo sul percorso riformatore. Giovanni Toti, per esempio ha tenuto a rassicurare che è cambiato il clima, non gli obiettivi: "Faremo le riforme, continueremo a farle. Anche se con un clima diverso". Una posizione, però, che non è esattamente quella di Brunetta, che fa capire che ora si ballerà, a cominciare dal confronto sull'Italicum alla Camera. "Per essere chiari: Bersani non ha mai amato i capilista bloccati nella riforma della legge elettorale. Adesso nel passaggio alla Camera ci sarà da confermare o meno questo punto. Cosa farà Renzi? Cosa farà Bersani? Per parte nostra, noi abbiamo già donato sangue abbastanza".
Certo per il governo qualche problema nei prossimi giorni ci sarà. Le ferite interne all'Ncd non saranno senza conseguenze. Fabrizio Cicchitto, per esempio, anticipando il voto favorevole del suo gruppo su Mattarella, ha detto che "il problema non è mai stato costituito da lui, che ci auguriamo sia un presidente al di sopra delle parti come lo è stato Napolitano". Sempre Cicchitto ha aggiunto però che ora "si aprirà una discussione sul metodo adottato da Renzi, che ha causato una serie di problemi". Mentre Alfano, ha ricostruito in questo modo le fasi convulse che hanno portato al voto favorevole del suo partito, dicendo che "anche grazie alle parole di Renzi di ieri, abbiamo scelto di far prevalere la persona giusta rispetto al metodo sbagliato. La nostra scelta riguarda una persona che ha i requisiti di probità, di capacità, di alto livello istituzionale". Da questa vicenda però, secondo Alfano, Renzi dovrebbe aver capito che "Ap non è un monocolore del Pd, Area popolare c'è e non va mai data per scontata".
Chi, invece, parte dal risultato di oggi per lanciare la sua opa sul centrodestra, è Matteo Salvini, che dopo aver detto che Mattarella "non è il mio presidente", ha finto di non voler entrare nelle tensioni degli ex alleati ("non commento le spaccature interne a Forza Italia", ma poi ha aggiunto "oggi il centrodestra è morto. Bisogna ricostruirlo al più presto". "Il 28 febbraio manifestiamo a Roma", ha ricordato il segretario federale della Lega Nord, "contro la sinistra che occupa ogni poltrona e per costruire un centro destra che oggi è morto". "Noi dobbiamo ricostruire un'alternativa Renzi. Un'alternativa che in Italia è maggioranza ma in Parlamento non esiste".
Qualche riflessione autocritica è arrivata addirittura da dentro il Movimento 5 Stelle, dove la deputata Serenella Fucksia, intervistata da fanpage.it, ha commentato: "Avremmo dovuto fare qualcosa di diverso, magari sostenendo Prodi. Imposimato non era adatto a fare il Presidente della Repubblica, a questo punto meglio Mattarella". La posizione ufficiale, comunque, è stata affidata ad un comunicato dei gruppi parlamentari: "Buon lavoro al nuovo presidente della Repubblica, serve qualcuno che prenda il timone, tenga realmente la schiena dritta di fronte alle numerose porcate che questo governo si appresta a compiere e che sia realmente difensore della Costituzione e rappresentante dell'unità nazionale".
"Lo attendiamo", hanno aggiunto, "al varco dei numerosi decreti omnibus e senza alcun requisito di necessità e urgenza a cui questo governo ci ha abituato. Sui già previsti salvacondotti per Berlusconi. Così come lo attendiamo a una forte presa di posizione rispetto alla vicenda tristemente nota come 'trattativa Stato-mafia'. Anche sulla legge elettorale attualmente in discussione, dopo aver fatto parte del collegio giudicante che ha cassato il 'Porcellum', ci si attende da Mattarella un monito a favore della libertà dei cittadini di eleggere i propri rappresentanti in Parlamento".
Solo ovvie dichiarazioni di giubilo arrivano invece dal Pd. Il primo ad andare su twitter con un suo giudizio, è stato ovviamente Renzi, che ha postato un laconico, ma non meno esultante "Buon lavoro, Presidente Mattarella! Viva l'Italia". Mentre al suo partito Renzi ha inviato un messaggio a firma collettiva: "Grazie per la serietà. Siamo orgogliosi del Pd e di ciascuno di voi". Firmato "Roberto, Luigi, Debora, Lorenzo e i due Matteo" (l'altro come è ovvio è il presidente del partito Orfini). Stringato anche il commento di Enrico Letta, secondo cui l'elezione di Mattarella "allunga la legislatura e aiuta le riforme", mentre l'ex segretario Bersani ha sottolineato soprattutto l'archiviazione delle fratture del 2013. "E' diverso il clima", ha detto, aggiungendo, oggi "la chiudiamo quella storia".
Anda sedang membaca artikel tentang
Mattarella eletto al Colle con 665 voti
Dengan url
http://milanofinanza.blogspot.com/2015/02/mattarella-eletto-al-colle-con-665-voti.html
Anda boleh menyebar luaskannya atau mengcopy paste-nya
Mattarella eletto al Colle con 665 voti
namun jangan lupa untuk meletakkan link
Mattarella eletto al Colle con 665 voti
sebagai sumbernya
0 komentar:
Posting Komentar