Si chiude con una perdita di 725,8 milioni (+250,8 milioni nel 2013) il bilancio 2014 di Ubi banca . Prevista comunque la distribuzione di un dividendo unitario di 0,08 euro. "Il risultato consolidato del gruppo è negativo a seguito della contabilizzazione di circa 883 milioni netti di impairment essenzialmente su avviamento e intangibili", sottolinea la banca in una nota.
Quanto all'impairment, l'istituto spiega che "in sede di determinazione dei risultati per l'anno 2014, Ubi Banca ha proceduto alla
contabilizzazione di rettifiche di valore essenzialmente su avviamento e su attivi intangibili (impairment, ndr) per un importo di 882,7 milioni di euro, al netto delle imposte e dei terzi".
Tale svalutazione, prosegue Ubi "riflette gli esiti dell'annuale verifica di impairment, effettuata recependo nel modello valutativo l'impatto dei diffusi segnali esogeni che hanno interessato il sistema bancario italiano, quali la conferma di uno scenario prolungato di tassi bassi, un'aspettativa di lenta crescita dell'economia, un livello contenuto di inflazione attesa".
La banca evidenzia anche che la rilevazione di tale componente, "pur impattando contabilmente sul risultato dell'esercizio non comporta un aggravio sul Common Equity e determina, già a partire dal 2015, un vantaggio annuo in termini di minori oneri relativi all'ammortamento degli intangibili svalutati, pari a circa 6 milioni di euro".
Peraltro l'utile dell'anno al netto delle poste non ricorrenti, rappresentativo dell'andamento della gestione, si è attestato a 146,5 milioni di euro, segnando un significativo aumento del 46,2% rispetto ai 100,2 milioni del 2013.
Nel 2014 la gestione economica del gruppo ha generato un utile al lordo imposte in crescita del 57,4% a 449 milioni di euro, dai circa 285 milioni conseguiti nel 2013. Dal lato dei ricavi, i proventi operativi si sono attestati a 3.409,6 milioni, in leggera flessione dello 0,8% rispetto al 2013.
Ubi sottolinea la favorevole dinamica dei ricavi core (sia margine d'interesse che commissioni nette), saliti di 107 milioni complessivamente, mentre il risultato della finanza, seppur positivo a circa 200 milioni, non ha replicato il risultato record del 2013 (-125 milioni a/a).
Dal punto di vista patrimoniale, nel quarto trimestre del 2014 si è assistito ad un leggero incremento degli impieghi. La favorevole tendenza, sostenuta anche dall'assegnazione dei primi fondi Tltro, viene confermata dalle prime evidenze di gennaio.
Infine, a dicembre 2014 gli stock di crediti deteriorati risultano in via di sostanziale stabilizzazione, sia in termini lordi (+0,4 miliardi mentre crescevano di 1,7 miliardi nel 2013 e di 2,4 nel 2012) che in termini netti (+0,2 miliardi, mentre crescevano di 1,2 miliardi nel 2013 e di 1,8 nel 2012).
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