Unipol, utile netto +168,8%. Svalutazioni per 450 milioni di euro

Unipol  Gruppo Finanziario ha chiuso il 2014 con un utile netto di 505 milioni di euro, in crescita del 168,8% rispetto ai 188 milioni del 2013 per "la completa revisione dei crediti bancari in logica Aqr, che ha comportato svalutazioni e rettifiche per circa 450 milioni di euro". In flessione il settore Danni (-8,7%), bene il Vita (+27,7%). Impieghi e raccolta diretta in calo. Venduti quasi 2,5 miliardi di prodotti strutturati con una plusvalenza di circa 30 milioni di euro.

Il cda stima di poter distribuire a valere sul 2014 un dividendo ordinario di 17 centesimi per azione e una cedola di 19 centesimi per le azioni privilegiate, con un pay-out del  76%.

E' quanto emerge dai dati preconsuntivi consolidati. Il risultato consolidato preconsuntivo ante imposte ammonta a 794 milioni di euro (520 milioni nell'analogo periodo 2013, +52,5%). Nel periodo in esame la raccolta diretta assicurativa, al lordo delle cessioni in  assicurazione, si attesta a 17.883 milioni di euro (16.804 milioni ne all'analogo periodo dell'anno precedente, +6,4%).

Il settore Danni ha registrato una raccolta di 8,969 miliardi (-8,7% rispetto al 31 dicembre 2013). Escludendo l'effetto della cessione di 725 agenzie ex Milano Assicurazioni ad Allianz , la variazione stimata della raccolta diretta Danni nell'anno in corso si attesterebbe intorno al -5,9%. La raccolta premi  "ha risentito del quadro macroeconomico recessivo e dei suoi effetti sulle tariffe", scrive la società, "indotti da un contesto di mercato molto competitivo, a fronte del quale il gruppo ha intrapreso politiche commerciali finalizzate alla difesa del portafoglio".

Nel comparto Vita la raccolta diretta ha raggiunto 8,915 miliardi di euro, in crescita del 27,7% rispetto al 2013. Ancora in aumento i prodotti tradizionali, favoriti dai bassi tassi di interesse e dalla ridotta propensione al rischio da parte della clientela.

Il comparto beneficia della crescita del canale di bancassicurazione, rappresentato dal gruppo Arca Vita, con una raccolta premi di 1.329 milioni di euro (+57,3% rispetto al 2013) e dal gruppo Popolare Vita, che con 3.664 milioni di euro incrementa del 44,6% la raccolta del 2013. Anche UnipolSai , con 3.696 milioni di euro di premi, registra una crescita del 7,5%, "nonostante il venir meno di alcuni incassi di contratti di importo rilevante che avevano influenzato positivamente l'esercizio 2013", specifica la società.

Nel settore bancario sono risultati in calo gli impieghi verso la clientela, che si attestano a 9,408 miliardi di euro (10,071 miliardi a fine 2013, -6,6%) mentre la raccolta diretta nel comparto è  stata di 10,035 miliardi (-7,3% rispetto ai 10,820 miliardi del 2013).

Nell'ultimo trimestre del 2014 il gruppo ha effettuato rettifiche e svalutazioni dell'esercizio pari a 450 milioni di euro. In conseguenza di ciò il risultato economico ante imposte del settore bancario è in perdita per 101 milioni di euro (-424 milioni al 2013); il risultato netto è negativo per 83 milioni di euro (-296 milioni nel 2013), a fronte di una crescita della percentuale di copertura del credito deteriorato che, comprendendo anche gli accantonamenti sulla garanzia fornita dalla capogruppo, ha superato il 55% (sofferenze) e il 42% per l'intero portafoglio di crediti deteriorati.  A livello di gruppo bancario Unipol , il CET 1 è pari al 10%.

Per quanto riguarda la gestione finanziaria del 2014, il portafoglio del gruppo, composto in larga parte da titoli di debito governativi italiani, "si è notevolmente incrementato". Gli investimenti finanziari assicurativi  hanno ottenuto nel periodo considerato un rendimento pari a circa il 4,45% degli asset investiti.

Nel corso del 2014 è stato ridotto il portafoglio titoli strutturati di Livello 2 e 3 per un ammontare di oltre 2 miliardi di euro, determinando l'iscrizione di un a plusvalenza complessiva di circa 29 milioni di euro.

Nei primi mesi dell'esercizio 2015 sono stati ceduti sul mercato ulteriori 438 milioni di euro di titoli strutturati, con una plusvalenza di 9 milioni.

Il patrimonio netto consolidato è ammontato a 8,441 miliardi di euro (7,481 miliardi al 31 dicembre 2013) di cui 5,634 miliardi di pertinenza del gruppo. La riserva Afs è stata pari a 1,235 miliardi (522 milioni al 31 dicembre 2013). Il margine di solvibilità consolidato al 31 dicembre 2014 si è attestato al 168% del minimo richiesto, valore in crescita rispetto all'analogo periodo del 2013 (165%).

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