Di Ester Corvi
Se nei Paesi industrializzati il sistema bancario è in grande difficoltà, stretto nella morsa della recessione economica e dell'aumento delle sofferenze, non è così nei mercati emergenti. Secondo gli esperti di Morgan Stanley, è tempo per gli investitori di allargare lo sguardo alle realtà più dinamiche e redditizie di Brasile, Cina, India, Indonesia, Messico, Russia e Turchia, con un'ottica di lungo termine. Sfruttare le basse quotazioni di alcune banche che operano negli emerging market, può essere infatti una buona idea per diversificare in maniera intelligente il portafoglio. Ecco i sette istituti di credito più promettenti.
*Banco Santander Brasil. E' il gruppo, a parere degli specialisti dell'investment bank americana, che è meglio posizionato per trarre vantaggio dai rapidi cambiamenti che stanno avvenendo nel sistema bancario brasiliano. Grazie alla sua struttura a basso costo e al modello di business incentrato sul cliente sarà in grado di adattarsi in maniera più rapida ed efficace dei concorrenti. Ha una capitalizzazione di mercato intorno a 26 miliardi di dollari, attività totali (nel secondo trimestre 2012) per 215 miliardi di dollari e un ritorno sugli impieghi (roae) previsto nel 2015 del 9,8%.
*Industrial & Commercial Bank of China. Il colosso cinese, che capitalizza 228 miliardi di dollari, è caratterizzato da un solido bilancio, un'elevata redditività, una buona capacità di generare utili e ha dimostrato di saper resistere agli alti e bassi del mercato. Inoltre il management ha dato un'impronta molto difensiva alla gestione, con il vantaggio di essere meno esposto dei competitor nelle fasi economiche negative. Gli impieghi sono infatti meno concentrati nei settori più rischiosi.
*Hdfc Bank. E' una banca indiana, che ha evidenziato negli ultimi anni una forte crescita degli utili (+30%) e dei livelli di efficienza. La redditività è stata molto migliorata nel corso degli ultimi quattro anni e gli analisti di Morgan Stanley si aspettano che il roe (ritorno sul capitale) salga fino al 21-22% nel corso dei prossimi cinque anni. Le prospettive sono quindi incoraggianti per questo istituto che capitalizza 28 miliardi di dollari.
*PT Bank Mandiri. Fra le banche indonesiane è quella che è meglio posizionata per trarre vantaggio dalla crescita strutturale dei mercati finanziari in quest'area. Negli ultimi anni ha inoltre ridotto il suo profilo di rischio, con il roae stimato per il 2015 a quota 22,5%. Capitalizza 21 miliardi di dollari.
*Grupo Financiero Banorte. Il gruppo messicano (13 miliardi di dollari di capitalizzazione) si distingue per registrare la più forte crescita degli utili fra le banche dell'America Latina. L'utile per azione (eps) è atteso in aumento del 20% nel 2012 e 2013, a fronte di un roe che toccherà il 22% nel 2015.
*Sberbank. E' una banca russa, che capitalizza 58 miliardi di dollari, e che nel 2014 toccherà, secondo le stime degli analisti, un roe del 18%, a fronte di uno scenario di crescita del Paese che resta positivo, con un aumento reale del Pil 2013 del 3,7%. Questa dinamicità è accompagnata da solidi fondamentali.
*Garanti Bank. La banca turca, che capitalizza 20 miliardi di dollari, è la meglio posizionata del Paese per trarre vantaggio dallo scenario in rapido cambiamento del sistema bancario, che presenta tuttavia molti rischi. Grazie alla buona redditività la Garanti Bank è tuttavia in una posizione più difensiva, che offre buone prospettive nel lungo termine.
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