Di Ester Corvi
Sulle società europee delle energie rinnovabili grava un pesante rischio, ovvero una drastica revisione degli incentivi pubblici che fino a qualche anno fa avevano permesso di prosperare senza problemi. Adesso inizia però la fase difficile, perché i piani di austerità decisi dai vari Paesi europei potrebbero portare a un deciso taglio degli aiuti, anche se con modalità e tempi diversi. Per tener conto di questa situazione, gli specialisti del Credit Suisse hanno stimato l'impatto che una riduzione degli aiuti avrebbe sulle utility più esposte in questo business.
Enel. Il gruppo è fortemente dipendente dagli incentivi pubblici nel settore delle rinnovabili tramite Enel Green Power. Tuttavia circa il 20% della capacità di quest'ultima (energia idro e geotermica) non è coperta da sussidi. Inoltre in Italia la recente riforma dei certificati verdi ha lasciato invariati quelli sulla capacità esistente. Il rating sul titolo Enel è neutrale, con prezzo obiettivo 3 euro
Iberdrola. Anche il business del gigante iberico è esposto ai cambiamenti degli incentivi tramite la divisione Iberdrola Renovables. I piani di espansione nel settore nel Sud Europa sembrano comunque procedere senza problemi. Il giudizio è outperform (performance superiore al mercato), con target price 4,70 euro
SSE. Il gruppo inglese è molto dipendente dal sistema degli incentivi nel business eolico e in Scottish Hydro. In Regno Unito i sussidi alle energie rinnovabili sono però meno a rischio che in altri Paesi. Il rating è outperform (performance superiore al mercato), con prezzo obiettivo 1.450 pence
Drax. Un'altra società inglese che riesce a essere redditizia nel settore delle biomasse solo grazie agli incentivi. Se fossero modificati, sebbene sia improbabile, andrebbe incontro a molti problemi. Il rating è neutrale e il target 540 pence
EON. Il colosso tedesco dell'energia ha una lunga tradizione nel settore delle rinnovabili, anche se divisione verde ha un peso inferiore al 10% sul valore d'impresa (ev). In Germania il dibattito sugli incentivi, che sono ancora pari al 20% circa del prezzo finale in bolletta, è molto vivo e i rischi di una loro revisione alti. Il giudizio è neutrale con prezzo obiettivo 18 euro
RWE. Il gruppo quotato a Francoforte risente del rischio di una revisione al ribasso degli incentivi come EON, ma ha un'esposizione al business inferiore (4% del valore d'impresa). Il rating è neutrale e il prezzo obiettivo 36 euro
GDF Suez. In Francia l'esposizione al business delle rinnovabili è limitata. La quota maggiore è infatti oltre i confini dell'Europa Occidentale, con impianti in America latina, Polonia, Canada, ecc. Il rating è underperform (performance inferiore al mercato) e il target 15,50 euro
EDF. Una variazione del sistema dei sussidi inciderebbe, secondo gli analisti, negativamente sul bilancio del colosso francese, che merita un rating neutrale e un prezzo obiettivo di 17 euro
Gas Natural. La società spagnola opera nel settore delle rinnovabili in misura molto limitata. La sua capacità (1Gigawatt) è per esempio solo un ottavo di quella di Enel Green Power. Il rating è neutrale e il target 13 euro
CNA. Il business delle rinnovabili ha un'influenza trascurabile sugli utili del gruppo, visto che gli impianti eolici offshore hanno un peso molto basso sul valore d'impresa. Il rating è neutrale e il target price 330 pence
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