Di Ilaria Ammendola
Finmeccanica (-2,67% a 3,648 euro) ha archiviato i primi nove mesi del 2012 con ricavi e utili in crescita, in linea con il budget 2012. I ricavi sono cresciuti dell'1% a parità di perimetro a 12,184 miliardi di euro superando così le stime di Mediobanca (neutral, target price a 4 euro) che prevedeva ricavi per 11,8 miliardi, ma non quelle di Banca Akros (accumulate, target price a 5 euro) che era stata più ottimista aspettandosi entrate per 12,471 milioni. A fronte di una crescita degli Elicotteri e di una sostanziale stabilità negli altri settori, è stata registrata una riduzione nell'Elettronica per la Difesa e Sicurezza.
Il risultato netto dei nove mesi, escludendo gli effetti degli oneri eccezionali e al netto della plusvalenza per la cessione del 45% di Ansaldo Energia e dei correlati aspetti fiscali, è salito del 90% a 146 milioni di euro, rispetto ai 324 milioni negativi dell'analogo periodo 2011. Questo dato è riuscito, invece, a superare le stime degli analisti di Akros che avevano previsto un utile di soli 112,4 milioni per i primi nove mesi.
Gli ordini sono aumentati dello 0,1% a 10,65 miliardi di euro (+4% a parità di perimetro). In questo modo il portafoglio ordini raggiunge così i 44,706 miliardi, seppur in calo rispetto ai 44,811 miliardi dei nove mesi del 2011. La variazione netta in diminuzione è parzialmente compensata dall'effetto di conversione del portafoglio in valuta estera sostanzialmente a seguito dell'apprezzamento della sterlina inglese nei confronti dell'euro.
Nei nove mesi, l'ebita adjusted è balzato a 741 milioni rispetto ai 188 milioni negativi dell'analogo periodo del 2011 (+36% a parità di perimetro e escludendo gli effetti degli oneri eccezionali) e l'ebit è salito a 624 milioni, rispetto ai 603 milioni del corrispondente periodo dello scorso anno. Anche in questo caso Banca Akros era stata più cauta stimando un ebitda adjusted di 694 milioni e un ebit di soli 560 milioni. Infine, l'indebitamento finanziario netto è aumentato di 1,41 miliardi a 4,8 miliardi di euro al 30 settembre 2012, rispetto ai 3,443 miliardi al 31 dicembre 2011.
Il presidente e ad di Finmeccanica, Giuseppe Orsi, commentando i dati di bilancio relativi ai primi nove mesi, ha spiegato che i risultati confermano il miglioramento dei principali indicatori e il recupero di redditività che si era già manifestato nei trimestri precedenti. Questi numeri indicano, pur in un contesto nazionale e internazionale caratterizzato da crescente incertezza, che il piano di ristrutturazione procede secondo quanto previsto. "Le performance dei settori strategici ci rassicurano e spero rassicurino anche il mercato che abbiamo messo in campo progetti chiari", ha commentato il coo Alessandro Pansa.
Finmeccanica è fiduciosa di rispettare gli obiettivi per l'esercizio in corso, nella consapevolezza che il 2012 resta un anno di delicata transizione nell'ambito di un percorso di rilancio impegnativo e di non breve durata. L'azienda ha così confermato le previsioni per l'intero anno che vedono i ricavi fra 16,9 e 17,3 miliardi di euro, l'ebita adjusted pari a circa 1,1 miliardi di euro e un free operating cash flow positivo. Infine il cda ha stabilito che il gruppo andrà avanti con il programma di dismissioni come previsto, entro fine anno. A tal proposito Pansa pur non essendo ancora nella condizione di annunciare nulla, ha assicurato che progressi veramente importanti sono stati compiuti, progressi che sono in linea con le previsioni di Finmeccanica.
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