Di Francesca Gerosa
Pirelli & C. ha posticipato la presentazione del piano industriale 2013-2017 a novembre, quindi dopo i risultati del terzo trimestre, dalla data dell'8 maggio a causa dell'incertezza sull'andamento del business in Europa (circa il 30% del fatturato stimato dagli analisti per quest'anno). Tanto che, secondo alcune fonti, la società starebbe studiando la possibilità di esportare dall'Europa i pneumatici di qualità Premium.
Il gruppo lo scorso anno ha realizzato il 35% dei ricavi e il 28% dell'ebit del segmento tyre nel Vecchio Continente. "Anche se crediamo che Pirelli stia reagendo bene al debole trend in Europa, facendo leva sull'esportazionei dei pneumatici premium, affrontando i costi aggiuntivi al fine di sostenere le sue esportazioni, riteniamo che il ritardo del piano sia una notizia negativa per il sentiment del titolo", commentano stamani gli analisti di Banca Imi.
Il gruppo ha comunque confermato i target 2013, ovvero vendite in crescita del +4/5% a 6,3-6,4 miliardi di euro, ebit in aumento del +4/9% a 810-850 milioni (le attuali stime del consenso sono a 831 milioni), free cash flow oltre 200 milioni e debito industriale netto sotto 1,4 miliardi di euro, includendo l'impatto del salvataggio di Prelios.
Obiettivi che gli analisti di Equita ritengono raggiungibili per il trend positivo in America latina, che genera oltre il 40% dell'ebit, per il recente ulteriore calo delle materie prime e, in misura inferiore, per il contributo della Russia. Detto questo, sebbene sia nota la debolezza del mercato europeo con il consensus che si è già mosso al ribasso negli ultimi mesi, e sapendo che un piano quinquennale oggi godrebbe di scarsa visibilità/credibilità, la notizia e indubbiamente negativa", aggiungono gli analisti di Equita che sul titolo mantengono un rating buy e un target price a 10 euro.
"Ora la performance del gruppo in Europa sembra messa in discussione, che è il motivo per cui il mercato vende il titolo", osservano anche gli analisti di Cheuvreux ricordando però che c'è anche l'America latina, che rappresenta circa un terzo del risultato operativo del gruppo e che sta crescendo bene (gennaio-febbraio +12% OE e +8% la sostituzione degli pneumatici per auto e +75% e +15% per i pneumatici dei camion) .
Gli analisti di Cheuvreux credono quindi che la valutazione attuale di Pirelli (4,9 volte l'ebitda, rispetto alla media storica di 6 volte) non tenga conto della stima del consenso di un tasso composto medio annuo dell'eps del 13% con i penumatici premium e le efficienze che sono i fattori chiave. "Manteniamo quindi la nostra posizione relativamente positiva sul titolo, con un rating outperform e un prezzo obiettivo a 10 euro", si legge nella nota di Cheuvreux.
Invece gli esperti di Intermonte e di Banca Akros hanno confermato i giudizi neutral e reduce perché lo spostamento del piano di Pirelli è sicuramente una notizia negativa in quanto evidenzia l'incertezza che regna nell'industria degli pneumatici principalmente in Europa. A Piazza Affari l'azione scende del 3,16% a 7,96 euro.
Anda sedang membaca artikel tentang
Pirelli & C., il mercato sembra scordarsi dell'America latina
Dengan url
http://milanofinanza.blogspot.com/2013/04/pirelli-c-il-mercato-sembra-scordarsi.html
Anda boleh menyebar luaskannya atau mengcopy paste-nya
Pirelli & C., il mercato sembra scordarsi dell'America latina
namun jangan lupa untuk meletakkan link
Pirelli & C., il mercato sembra scordarsi dell'America latina
sebagai sumbernya
0 komentar:
Posting Komentar