Morgan Stanley, focus su dieci utility europee

Written By Unknown on Selasa, 29 Oktober 2013 | 15.12

Di Ester Corvi

Nei prossimi giorni i maggiori gruppi europei del settore utility comunicheranno i risultati del terzo trimestre, che nella maggior parte dei casi saranno deboli. Ecco le previsioni e i rating degli specialisti di Morgan Stanley, che hanno esteso le loro proiezioni fino a 2015.

1) EDF. Il rating degli esperti della banca d'affari è overweight (sovrappesare) sebbene il prezzo obiettivo (26 euro) sia molto vicino alle quotazioni recenti. Il p/e (prezzo/utile) è stimato 14,1 nel 2013 e 12,3 nel 2014, a fronte di un rapporto ev/ebitda (valore d'impresa/reddito operativo lordo) di 6,5 in entrambi gli anni. Interessante il rendimento della cedola (dividend yield), che sale dal 4,6% dell'esercizio 2013 al 5,2% nel 2014 e al 5,7% nel 2015. I risultati trimestrali saranno annunciati il 7 novembre.

2) National Grid. Giudizio positivo anche sulla utility inglese con target price 880p. Il p/e (prezzo/utile) è stimato 15,1 nel 2013 e 14,4 nel 2014, a fronte di un rapporto ev/ebitda (valore d'impresa/reddito operativo lordo) di 9,9 quest'anno e 9,2 nel prossimo. Attraente il dividend yield, che passa dal 5,4% dell'esercizio 2013 al 5,6% nel 2014 e al 5,7% nel 2015.

3) Veolia Environment. Nel caso del gruppo francese Veolia il prezzo obiettivo di 14 euro implica un potenziale di crescita del 7% circa dalle quotazioni recenti. Il p/e (prezzo/utile) è stimato 33,5 nel 2013 e 19,9 nel 2014, a fronte di un rapporto ev/ebitda (valore d'impresa/reddito operativo lordo) di 6,3 quest'anno e 5,6 nel prossimo. Il rendimento della cedola è previsto intorno al 5,4% nel 2013 e 2014 per poi crescere (5,8%) nel 2015. I risultati trimestrali saranno comunicati il 7 novembre.

4) EDP. La utility portoghese dovrebbe annunciare (il 31 ottobre) risultati trimestrali piuttosto deboli. Il focus sarà sui rischi legati alla regolamentazione e sull'esecuzione del piano di deleveraging. Gli analisti ritengono tuttavia che il titolo recentemente sia stato troppo penalizzato rispetto a un target price di 3,10 euro. Il p/e (prezzo/utile) è stimato 9,1 nel 2013 e 10,5 nel 2014, a fronte di un rapporto ev/ebitda (valore d'impresa/reddito operativo lordo) di 8,2 quest'anno e 8,4 nel prossimo. Il dividend yield è superiore alla media: 6,9% dal 2013 al 2015. I risultati trimestrali di EDP Renovavais saranno annunciati il 30 ottobre.

5) Drax. Prezzo obiettivo di 770p, che implica un buon margine di rialzo, per il gruppo inglese, che ha un p/e (prezzo/utile) di 24,4 nel 2013 e 21,3 nel 2014 a fronte di un rapporto ev/ebitda (valore d'impresa/reddito operativo lordo) di 12 quest'anno e 9,4 nel prossimo. Il rendimento della cedola è invece basso (2,1% dell'esercizio 2013, 2,3% nel 2014 e 2,5% nel 2015).

6) SSE. Gli esperti di Morgan Stanley ritengono che il titolo Scottish & Southern sia sopravvalutato rispetto a un target di 1.280p. Il p/e (prezzo/utile) è stimato 13,2 nel 2013 e 12,9 nel 2014, a fronte di un rapporto ev/ebitda (valore d'impresa/reddito operativo lordo) intorno a otto in entrambi gli anni. Merita invece attenzione il dividend yield, che sale dal 6,2% dell'esercizio 2013 al 6,5% nel 2014 e al 6,9% nel 2015. I risultati di bilancio saranno annunciati il 13 novembre.

7) Iberdrola. Alla utility spagnola è stato assegnato un prezzo obiettivo di 3,80 euro, superiore alle quotazioni recenti. Il p/e (prezzo/utile) è 10 nel 2013 e 13,3 nel 2014 a fronte di un rapporto ev/ebitda (valore d'impresa/reddito operativo lordo) di 7,5 in entrambi gli anni. Il rendimento della cedola scende invece dal 6,7% del 2013 al 5,4% dell'esercizio 2014 e al 5,3% nel 2015.

8) Verbund. Parere negativo sulla società austriaca, che secondo gli analisti è correttamente valutata a un prezzo di 14 euro. Il p/e (prezzo/utile) è stimato 16,9 nel 2013 e 21,4 nel 2014, a fronte di un rapporto ev/ebitda (valore d'impresa/reddito operativo lordo) di 8,6 quest'anno e 10,2 nel prossimo. Il dividend yield scende dal 5,8% dell'esercizio 2013 al 2,3% nel 2014 e nel 2015. I risultati trimestrali saranno annunciati il 29 ottobre.

9) Red Electrica. I risultati trimestrali, che saranno comunicati il 30 ottobre, incorporeranno già l'impatto negativo della riforma del settore che ha pesato negativamente sulle quotazioni del titolo iberico, che ha un fair value (valore corretto) di 39 euro, inferiore ai prezzi recenti. Il p/e (prezzo/utile)  è stimato 13,1 nel 2013 e 12,7 nel 2014, a fronte di un rapporto ev/ebitda (valore d'impresa/reddito operativo lordo) di 8,9 in entrambi gli anni. Il rendimento della cedola è 5,1% sia nell'esercizio 2013 che nel 2014, per scendere al 4,5% nel 2015.

10) Snam. Il governo è pronto a ridurre la presenza in Terna e in Snam, che annuncerà i risultati trimestrali il 30 ottobre. Gli analisti preferiscono Terna, visto che il titolo Snam ha già raggiunto il target di 3,78 euro. Il p/e (prezzo/utile) è stimato 14,1 nel 2013 e 12,8 nel 2014, a fronte di un rapporto ev/ebitda (valore d'impresa/reddito operativo lordo) di 9,5 in entrambi gli anni. Il dividend yield è invece 6,6% sia dell'esercizio 2013 che nel 2014 e sale leggermente al 6,7% nel 2015.



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