Secondo gli analisti di Mediobanca i flussi di notizie negative dell'ultimo periodo non devono spaventare troppo gli investitori. Da qui la scelta di mantenere il giudizio neutrale e il consiglio di resistere alla tentazione di andare corti sul titolo.
"Abbiamo visto un'escalation di cattive notizie su Saipem negli ultimi giorni. Le aspettative di una debole trimestrale sono state percepite come una minaccia per le conseguenze che potranno avere sulle stime per il 2014 e il 2015. In più si teme che il consorzio Australian Saipem-Leighton, che sta sviluppando il progetto Gorgon Lng per Chevron, dovrà affrontare un aumento dei costi. Ricordandosi che le compagnie di servizi petroliferi stanno operando in uno scenario ancora debole e che la nuova strategia del gruppo è orientata a "progetti selezionati e redditizi" un debole terzo trimestre non deve stupire", scrivono gli analisti di Mediobanca.
Secondo Mediobanca, anche se tutti i timori si rivelassero fondati (e questo non è quanto si aspettano gli analisti), un'azione di Eni per sistemare la situazione del debito di Saipem e valorizzare la società creerebbe valore per entrambi i titoli. Oggi infatti Eni consolida in bilancio l'intero debito di Saipem e quest'ultimo rappresenta il 40% del debito netto del cane a sei zampe. Quindi prima o poi la compagnia petrolifera dovrà affrontare il problema di questa esposizione a Saipem.
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Saipem, per Mediobanca non è da short
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