Di Francesca Gerosa
Cresce a due cifre l'utile di Generali nei primi 9 mesi dell'anno, migliora la situazione patrimoniale e la compagnia conferma i target 2013, ma è presto per parlare di dividendo. Il Leone ha registrato nei primi nove mesi dell'anno un utile netto di 1.591 milioni, in crescita del 40,4% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.
Stabili i premi totali a 49 miliardi (+0,6%). Mentre il risultato operativo ha raggiunto i 3.361 milioni (+6,2%) trainato in particolare dal segmento danni (+20,3%). E' inoltre risultata in deciso miglioramento la situazione patrimoniale con l'indice di solvibilità Solvency I che dal 143% di fine settembre (139% a fine giugno) è aumentato al 152% a fine ottobre.
Nel ramo vita il risultato operativo si è mantenuto solido, attestandosi a 2.071 milioni (-2%), in un contesto di bassi tassi di interesse, con un significativo recupero nel terzo trimestre (+13,2% rispetto al terzo trimestre dello scorso anno). I premi vita sono saliti a 32,8 miliardi (+0,9%), spinti in particolare dai contratti linked (+10,5%), e la nuova produzione ape (premi annui equivalenti) ha raggiunto i 3,2 miliardi (+1,1%) con un margine della nuova produzione al 20,9% (20,5% nei nove mesi del 2012).
Inoltre, la raccolta netta nel vita è risultata in forte crescita a 6,5 miliardi (1,1 miliardi nei primi nove mesi del 2012) con un miglioramento in tutti i principali mercati. Nel danni il risultato operativo è cresciuto a 1,3 miliardi (appunto +20,3%) con un combined ratio migliorato al 95,1% (-1,6 pp) e nonostante il maggior impatto per 0,5 punti percentuali dai sinistri catastrofali, quali le recenti alluvioni nell'Europa centrale.
Generali è quindi ben posizionata per raggiungere gli obiettivi 2013, a detta dell'ad, Mario Greco. Per l'intero esercizio la compagnia prevede un miglioramento del risultato operativo a termini omogenei, proseguendo sia nel processo di rafforzamento del capitale sia nell'implementazione delle iniziative strategiche annunciate a gennaio. "Grazie alle azioni intraprese negli ultimi mesi", ha affermato Greco, "abbiamo ottenuto un significativo miglioramento della situazione patrimoniale, con un indice di Solvency I che, oggi, supera il 150%".
"Stiamo facendo buoni progressi nella trasformazione del gruppo e i risultati che presentiamo oggi dimostrano che siamo ben posizionati per raggiungere i nostri obiettivi. Ora ci focalizzeremo ancora di più sul miglioramento della nostra redditività", ha aggiunto l'ad del Leone.
Greco è dunque ottimista sulla chiusura dell'anno ma non si pronuncia in merito all'eventuale distribuzione di un dividendo agli azionisti. "Per parlare del dividendo", ha detto, "è troppo presto, però siamo ottimisti sulla chiusura dell'anno. Finora abbiamo avuto tre trimestri migliori rispetto all'anno precedente e questo ci induce a ottimismo per la chiusura dell'anno".
Il top manager ha anche ricordato che, nel terzo trimestre del 2013, il gruppo ha registrato il miglior risultato da cinque anni a questa parte e ha confermato l'intenzione di procedere alla vendita di Bsi, la banca svizzera controllata dal gruppo, ma "le trattative e i contatti proseguiranno fino a quando avremo raggiunto il valore che riteniamo giusto per
questo asset".
Per Greco, infatti, Bsi è un asset che ha un buon valore in una situazione di mercato non facile "e noi vogliamo vendere questo asset al valore che riteniamo adeguato", ha precisato, rinviando all'Investor Day del 27 novembre per un aggiornamento sull'esecuzione del piano strategico del gruppo.
Intanto, mentre Clemente Rebecchini, che fa parte del consiglio di amministrazione della compagnia dal 2012, è stato nominato vice presidente di Generali, il cda della compagnia si sta organizzando per rispondere "nella maniera più appropriata" alle richieste dell'Ivass, che ha sollecitato il gruppo a rivalutare l'ipotesi di azione di responsabilità nei confronti degli ex vertici, Giovanni Perissinotto e Raffaele Agrusti.
Comunque Greco ha escluso impatti contabili dalle operazioni finite sotto osservazione che risalgono al 2007 e 2008. "Non c'è nessun impatto contabile e non ci sarà, perché abbiamo già preso tutte le necessarie misure nel bilancio 2012", ha spiegato. Già nella prossima riunione del cda sarà, invece, designato il successore di Vincent Bolloré, che ha lasciato il board lo scorso primo ottobre.
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Il Solvency I di Generali supera il 150%, Rebecchini vice presidente
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