Comunque dalle parole del governatore centrale potrebbero arrivare indicazioni su un eventuale programma futuro di quantitative easing e su una possibile iniziativa per l'acquisto di cartolarizzazioni (Abs). Secondo un sondaggio condotto da Reuters, la Bce lancerà un QE entro marzo e procederà all'acquisto di Abs nel tentativo di prevenire la deflazione e imprimere slancio alla crescita nella zona euro.
Credit Agricole ritiene che l'Istituto centrale apporterà solo dei piccoli aggiustamenti alle attuali misure, piuttosto che introdurne di nuove e questo esito, se confermato, potrebbe appesantire i bond europei. Prima del meeting della Bce, Spagna e Francia collocheranno titoli a lunga scadenza. Il Tesoro iberico riaprirà le linee a 10 e 30 anni, puntando a raccogliere 2-3 miliardi di euro. L'agenzia del debito francese invece offrirà Oat a 10, 15 e 30 anni per un totale compreso tra gli 8 e i 9 miliardi di euro.
Sul fronte macro, dopo il balzo inatteso degli ordinativi industriali in Germania saliti a luglio del 4,6% rispetto al mese precedente grazie soprattutto a quelli esteri, cresciuti complessivamente del 6,9% mentre quelli domestici sono aumentati dell'1,7%, gli operatori guardano ai dati Usa, in particolare al rapporto Adp sulla creazione di nuovi posti di lavoro nel settore privato in agosto, per cui sono previsti 220.000 nuovi impieghi dopo i 218.000 di luglio, e alle richieste iniziali di sussidio settimanale che dovrebbero invece attestarsi a 300.000 unità.
Lo spread tra Btp decennali e omologhi tedeschi apre stabile a quota 152 punti. Il rendimento è al 2,47%. Il differenziale Bonos/Bund segna 134 punti per un tasso del 2,29%. A Piazza Affari l'indice Ftse Mib flette dello 0,24% a quota 20.781 punti. Tra le banche, Mps scambia a quota 1,132 euro (-0,44%). Secondo fonti di stampa, sono pronte le dimissioni di due consiglieri dell'istituto per far posto ai soci esteri Fintech e Btg.
Unicredit (+0,08% a 6,09 euro) ha invece prezzato il bond perpetuo di tipo additional tier 1 (AT1), callable dopo il settimo anno, con soglia trigger al 5,125%. Le emissioni AT1 vengono sempre prezzate alla pari. L'ammontare è stato pari un miliardo di euro a fronte di richieste per circa 2 miliardi. Da oggi parte la fase finale del negoziato per la cessione di Uccmb.
Invece Telecom Italia (-0,17% a 0,86 euro) vede nei risultati dei primi sei mesi dell'anno dei segnali di ripresa in Italia, che fanno ben sperare per la parte rimanente dell'anno. Per quanto riguarda la saga brasiliana il presidente del Cade, Vinicio Carvalho, ha detto che l'antitrust può analizzare congiuntamente la possibile vendita di GVT a Telefonica e l'uscita del gruppo spagnolo dal capitale del gruppo italiano, a seconda di come l'operazione verrà presentata. Per quanto riguarda, invece, il dissolvimento di Telco, di cui Telefonica è il primo azionista, e l'operazione con i francesi, non dovrebbero esserci sovrapposizioni.
Quanto a Fiat (+0,33% a 7,60 euro) il dato dei recessi legati alla fusione in Fca è stato pari a 463,6 milioni di euro in relazione a circa 60 milioni di azioni esercitate (4,8% delle azioni in circolazione). Condizione sospensiva dell'operazione era che l'esborso del gruppo non fosse superiore ai 500 milioni. L'offerta rimarrà aperta dal 5 settembre al 6 ottobre compresi.
Successivamente verrà verificato che la soglia dei 500 milioni di euro non venga superata per eventuali opposizioni presentate dai creditori. La procedura si concluderà il 6 ottobre quando Fiat potrà a sua discrezione offrire in borsa al valore di liquidazione le azioni che non venissero collocate agli azionisti oppure, decorsi 180 giorni dall'esercizio del recesso (quindi a febbraio), verranno acquistate da Fca e cancellate.
Gli analisti di una sim milanese, che mantengono un rating neutral su Fiat, si aspettano che Fca proceda alla cessione di asset non strategici per circa 500 milioni di euro (azioni proprie, azioni Cnh Industrial e altri asset minori) per fare fronte all'esborso relativo alle azioni portate a recesso. Nel frattempo, l'ad Sergio Marchionne ha venduto 1,32 milioni azioni Fiat a 7.55 euro rinvenienti dal piano di stock grant del 2012 al fine di pagare le tasse associate all'assegnazione; questi titoli rappresentano circa il 28% delle azioni assegnate (4,67 milioni).
Nonostante tale comportamento venga giudicato "motivato" dagli analisti di Equita, visto che anche nel febbraio 2012 Marchionne vendette 970mila azioni sia Fiat ordinarie sia Fiat Industrial ordinarie e che due giorni fa ha venduto 220mila Cnh Industrial per lo stesso motivo, la notizia potrebbe infastidire il titolo su cui perlatro la sim mantiene il rating buy e il target price a 9,2 euro.
L'altra società di casa Agnelli, Cnh Industrial (-0,53% a 6,58 euro), ha acquisito la statunitense Miller-St.Nazianz, specializzata nello sviluppo, produzione e commercializzazione di macchine per l'irrorazione di precisione. Mentre STMicroelectronics (-0,31% a 6,48 euro) e TesseraTechnologies hanno annunciato di aver transato su tutte le rivendicazioni e controversie pendenti tra le parti. Infine, Parmalat sale dello 0,55% a 2,54 euro dopo aver siglato un accordo per l'acquisto della divisione dairy della società brasiliana Brf a un prezzo "debt e cash free" di 610 milioni di euro circa. Il gruppo ha un'esclusiva per definire tutti gli accordi dell'operazione, che sarà finanziata da mezzi propri.
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